Ctb, risposta di Del Bono a Boroni: «Non ho disatteso promesse»

Arriva la risposta di Emilio Del Bono alla lettera di commiato dopo cinque anni da presidente del Centro Teatrale Bresciano di Carla Boroni
AA

Arriva la risposta firmata dal primo cittadino di Brescia Emilio Del Bono alla lettera di commiato dopo cinque anni da presidente del Centro Teatrale Bresciano di Carla Boroni.

«Leggo le parole della professoressa Carla Boroni in merito alla sua mancata riconferma ai vertici del Ctb. Essendo più volte chiamato direttamente in causa, mi vedo costretto a fare alcune precisazioni che spieghino la genesi e le ragioni delle mie scelte» esordisce il sindaco che, dopo avere sgombrato il campo relativamente a "risentimenti" personali nei confronti della Boroni, precisa come le sue «nomine non sono figlie di logiche politiche, a differenza di quanto accadde con la nomina di Boroni, scelta dall’allora presidente della Provincia Alberto Cavalli, che lei stessa ha più volte definito un “amico fraterno”. In quel frangente sì che fu messo in atto lo spoil system, visto che in breve furono allontanati dal Ctb personaggi di indiscusso calibro, colpevoli di appartenere a una diversa area politica. I fatti sono chiari: non ci sono uomini e donne di partito tra quelli da me nominati e Boroni non è stata esclusa a causa delle sue note simpatie politiche. Semplicemente ho preferito uscire dal solco della continuità, cercando nuove intelligenze e diverse professionalità che porteranno differenti impulsi al teatro bresciano».

Del Bono poi ripercorre le vicende relative alla candidature alla presidenza del Ctb degli ultimi mesi. «Quando mesi fa avevamo parlato della sua posizione, la professoressa Boroni aveva espresso la volontà di rimanere, esclusivamente nel ruolo di presidente, per altri cinque anni. La mia risposta era stata di apertura».

Inoltre il sindaco precisa il punto relativo alle "candidature espressione di partiti". «Il nome di Carla Boroni, non so se per sua volontà, è diventato una candidatura ufficiale di Forza Italia. Mi sembra quindi chiara la logica con cui ho individuato i membri della società civile che, sono certo, daranno un grande contributo al Ctb. Non ho quindi disatteso nessuna promessa».

Relativamente a le logiche “autoreferenziali e familistiche” citate da Boroni il sindaco replica che Boroni è stata all'interno del Ctb, con ruoli diversi per 19 anni e quindi è «legittimo per il sindaco percorrere nuove strade. “Il Ctb è un bene pubblico, appartiene ai cittadini”, ricorda la professoressa, lasciamo quindi che anche altri mettano alla prova le loro competenze per farlo crescere e migliorare» scrive ancora il sindaco. 

Infine il commiato: «Ci sono tanti ambiti in cui si può impegnare chi vuole lavorare per il bene della città, sono certo che anche Carla Boroni, e ne sarò contento, troverà nuovi spazi in cui esprimere la sua passione civica».

 

 

 

 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia