Ctb, polemica all'ombra del voto sulla presidenza

Attacco alla Loggia da parte dell'assessore regionale alla Cultura. La replica del sindaco. Il Ctb aspetta la nomina del presidente da 4 mesi
CTB, ATTACCO ALLA LOGGIA
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Una scelta bollata come «arrogante, da parte del più forte (numericamente) che non fa onore al sindaco Del Bono» è l’attacco indignato dell’assessore regionale alla Cultura, Cristina Cappellini.

«Un dovere non più rinviabile» è la replica, asciutta e diretta, del numero uno di Palazzo Loggia. A salire sul palco del Centro teatrale bresciano - come attrice protagonista - è (ancora) la polemica all'indomani dell'indicazione da parte della Loggia di Camilla Baresani come presidente del Ctb. Una candidatura ancora ufficiosa, ma che ha sollevato la reazione da parte dell'assessore regionale sfogata sul suo profilo Fb. 

«Il presidente del Ctb, ai sensi del nuovo Statuto, viene nominato dall'Assemblea di concerto tra Comune, Provincia e Regione - precisa l'assessore regionale. - La Regione non ha ancora nominato il proprio rappresentante nel Cda (tra i cui componenti sarà scelto il presidente) e di conseguenza riteniamo inopportuno (oltre che sgradevole) da parte del Comune esprimersi prima del tempo in ordine alla designazione del presidente. Designazione che parrebbe essere già stata decisa, a prescindere dalla posizione della Regione, presupponendo una decisione 'a maggioranza' (sulla base dei nuovi assetti della governance del teatro). In tal caso sarebbe disatteso lo spirito con cui abbiamo
acconsentito alle modifiche statutarie che prevedono il concerto tra gli enti».

Il dato di partenza lo racconta la storia di questa vicenda: il Centro teatrale bresciano è formalmente senza regia da quattro mesi. Ieri, con le indicazioni dei consiglieri, sembrava si fosse arrivati ad una prima svolta. 

Il sindaco Del Bono, però, non ci sta e mantiene la barra ferma sui tempi: «Gli organismi sono scaduti da molti mesi, siamo già ben oltre i termini - rimarca -. Noi, da amministratori, abbiamo l’obbligo di procedere e così abbiamo agito: siamo già andati ben oltre i termini. Poi si discuterà, non c’è nulla di scandaloso».

Duro anche l’attacco del consigliere regionale Fabio Rolfi (Lega), che parla di «sindacocrazia» e sottolinea: «L’ottima gestione Boroni dimostra che il Ctb non può essere seguito a distanza, limitandosi ad un salto in ufficio di tanto in tanto: serve quotidianità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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