Ctb, in Commissione si lavora alla modifica dello statuto
Mentre ancora fa discutere il taglio dei contributi regionali al Ctb e al Teatro Grande, in Commissione Cultura si lavora alla modifica allo statuto dell’associazione Centro Teatrale Bresciano.
A seguito di una richiesta del ministero della Cultura rivolta ai teatri nazionali e di rilevante interesse culturale, lo scorso giugno sono state imposte modifiche all’atto che disciplina l’organizzazione dell’ente. Il 4 novembre è arrivato al Ctb il nulla osta della Regione Lombardia, prima dell’arrivo in Commissione consiliare nella giornata di ieri.
Sono tre gli articoli oggetto di revisione: 3, 9 e 16. Il primo riguarda la durata del Ctb: inizialmente prevista in dieci anni a decorrere dalla data della sua costituzione, può essere prorogata di un altro decennio se gli enti fondatori non manifestino la volontà di recedere due anni prima della scadenza del termine. Con la modifica la proroga passa da dieci e venti anni. L’articolo 9, che norma la figura del direttore, prevede che possa effettuare prestazioni artistiche per tre spettacoli all’anno (e non più per uno). Infine una modifica all’articolo 16, con il bilancio del Centro Teatrale Bresciano che dovrà essere approvato entro il 28 febbraio.
La Commissione di ieri ha approvato all’unanimità la richiesta di modifica, che lunedì arriverà in Consiglio comunale. Un atto ordinario in una fase di tagli straordinari che ha messo sotto i riflettori i teatri bresciani, tra i quali anche il Ctb. Proprio la delibera regionale approvata lo scorso 21 novembre ha tagliato la fetta più consistente al Centro Teatrale Bresciano, con un 55% di fondi in meno (il contributo passerà così da 200 a 90mila euro). Una tegola per la città che si appresta a diventare Capitale italiana della Cultura e che ha lasciato un lungo strascico di polemiche.
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