Cromo nel laghetto, niente nuoto al Parco delle Cave
Tracce di cromo nell’acqua del laghetto del parco delle Cave di via Cerca. Salta così la parte di nuoto della gara di triathlon prevista per domenica, il trofeo «Parco delle Cave» che si svolge da qualche anno.
Una scelta «precauzionale» fatta dal Comune di Brescia dopo le analisi delle scorse ore che hanno riscontrato nelle acque del laghetto la presenza di cromo con valore di 15 microgrammi per metro cubo. Il limite di legge per l’acqua potabile (quella che esce dai rubinetti di casa) è ben più alto, vale a dire 50 mg/mc. La soglia per la falda è invece 5.
La Loggia ha così chiesto un parere ad Ats. L’Agenzia di tutela della salute di Brescia ha risposto che i laghetti di cava non sono sua competenza, rimarcando però che un valore simile in una piscina non sarebbe stato tollerato. La decisione è così stata girata al Comune. «In via cautelativa e prudenziale abbiamo deciso di revocare il nulla osta per la parte della competizione in acqua - spiega l’assessore all’Ambiente Miriam Cominelli -. I valori variano sempre, dipende dall’anno, dal periodo, dalle condizioni. Diciamo che siamo stati "sfortunati": due laghetti non hanno registrato nessun problema, in quello dove era prevista la gara, in via Cerca, invece, è stata riscontrata la presenza di cromo».
Resta il «controsenso», per Cominelli, che il valore di potabilità sia ben più alto, 50 microgrammi per metro cubo: «Quell’acqua si può bere ma non si può usare per innaffiare l’orto...». Ma tant’è. Gli organizzatori dell’evento «Triathlon Sprint Città di Brescia - Trofeo Parco delle Cave» non hanno potuto far altro che prender atto della decisione e modificare l’evento. La gara di domenica verrà pertanto trasformata in duathlon con distanza sprint: in pratica corsa, bicicletta e corsa.
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