Cromo, le bottigliette d'acqua restano nelle scuole
Le bottigliette nelle scuole, al momento, restano. «Su questo fronte non attueremo alcun cambiamento finché l’Osservatorio sull’acqua non illustrerà le opportune valutazioni» sono le parole del sindaco Emilio Del Bono. Ma i dati delle analisi condotte sull’acqua che esce dai rubinetti delle scuole cosa dicono? Il cromo è un problema o non lo è? Di che valori stiamo parlando? «I dati sono confortanti»: questa l’unica risposta che arriva da Palazzo Loggia, dove sindaco e assessori sono netti e decisi a non fornire, ad oggi, gli esiti dei campionamenti effettuati.
«Mi pare che il modo in cui si discute della qualità dell’acqua sia profondamente sbagliato. E proprio per questo abbiamo creato un tavolo attorno al quale sono seduti tutti i rappresentati istituzionali, i cittadini, i genitori e la comunità scientifica: è quello il luogo idoneo per aprire una discussione seria, e con essa la comunicazione alla città, sul tema dell’acqua. Noi vogliamo prenderci carico, e lo abbiamo fatto, delle preoccupazioni della città» conclude Del Bono.
Il riferimento corre alla costituzione dell’Ossevatorio «Acqua bene comune», di cui fanno parte sedici rappresentanti: dall’Asl all’Università, da Slow Food ad A2A, dai sindacati ai genitori, dall’Istituto Zooprofilattico alla Consulta per l’ambiente, fino ai tecnici e agli assessori competenti, cui si aggiungono i rappresentanti di maggioranza e di minoranza seduti in Consiglio comunale.
Leggi di più nell'articolo di Nuri Fatolahzadeh sul Giornale di Brescia di giovedì
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