Croce del Papa, "il legno era ormai marcio"

Dal sopralluogo di tecnici, periti, indagati e difensori emergono le pessime condizioni della struttura
La croce crollata a Cevo, dove restò ucciso un ragazzo di 20 anni - © www.giornaledibrescia.it
La croce crollata a Cevo, dove restò ucciso un ragazzo di 20 anni - © www.giornaledibrescia.it
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E' iniziato ieri l'accertamento tecnico irripetibile disposto dalla Procura della Repubblica di Brescia sulla Croce del Papa, a Cevo, crollata lo scorso 24 aprile provocando la morte del 21enne Marco Gusmini, di Lovere.

Inquisiti, tecnici e avvocati di parte, periti nominati dal pm Caty Bressanelli, che ha indaga su tredici persone per il reato di omicidio colposo, e ricercatori del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) Ivalsa di Sesto Fiorentino, vigili del fuoco e protezione civile: tutti si sono ritrovati ieri mattina a Cevo per le operazioni di prelievo e campionamento del legno.

Poco per ora è emerso, ma la parola «marcescenza del legno» è circolata più volte ieri al dosso dell’Androla. Ad una prima analisi, infatti, sembra che siano evidenti i segni di deperimento della struttura lignea, soprattutto in corrispondenza delle piastre e dei bulloni metallici inseriti per tenere insieme i tre pezzi di cui si compone la grande croce di trenta metri.

Il servizio completo sul Giornale di Brescia in edicola oggi, sabato 17 maggio.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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