Crisi idrica, grazie alle piogge il deficit passa da -60% a -43%
«La disponibilità di acqua in Lombardia, pur mantenendo livelli inferiori alle medie storiche, è migliorata rispetto a un mese fa, grazie all’apporto di piogge e nevicate, oltre alla decisione di rinviare l’avvio della stagione irrigua per consentire il riempimento dei bacini. Andiamo avanti a immagazzinare acqua nei laghi e nelle dighe e, nei prossimi giorni, decideremo quando iniziare la stagione irrigua e quindi l’erogazione valutando le esigenze delle singole realtà territoriali». Lo dichiarano gli assessori regionali Massimo Sertori e Alessandro Beduschi, durante il tavolo regionale sulla crisi idrica che si è riunito oggi, in Palazzo Pirelli, a cui ha partecipato l’assessore al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi, alla presenza di tutti i soggetti territoriali coinvolti.
In miglioramento
A livello regionale, rispetto allo storico del periodo, permane una situazione di deficit pari al 43,7%. Un mese fa mancava il 60% della risorsa. Rispetto a un anno fa, invece, appare oggi complessivamente meno grave, con l’eccezione dei bacini del Garda e del Serio. In particolare, la situazione è migliorata sui laghi Maggiore, di Como, d’Iseo e d’Idro.
Misure condivise
«Aver intercettato preventivamente una situazione critica e aver attuato misure condivise da tutti i soggetti coinvolti nel tavolo - dichiara l’assessore Massimo Sertori - ha concorso a incrementare la risorsa disponibile per l’uso irriguo. Manterremo la cadenza mensile del tavolo per continuare il monitoraggio e garantire una gestione oculata della risorsa che, come emerso ampiamente oggi, non è comunque tale da garantire una ordinaria stagione irrigua». Ora i consorzi che regolano i grandi laghi provvederanno a fornire a Regione i propri piani di erogazione, in maniera tale da avere una visione d’insieme che dà priorità agli usi irrigui ma che tiene conto anche degli altri utilizzi, come navigazione, turismo e necessità ambientali.
Garda osservato speciale
In relazione alla situazione del lago di Garda, in vista della stagione estiva, è già attivo uno specifico tavolo interregionale con la partecipazione della regione Veneto e della Provincia Autonoma di Trento, oltre che i referenti della comunità gardesana e delle utilizzazioni irrigue mantovane, per condividere passo dopo passo le più adeguate politiche di gestione della risorsa.
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