Crescono le «wander women», donne sole con la valigia
Altro che Penelope, che se ne stava reclusa mentre il vagabondo Ulisse navigava da un capo all’altro del Mediterraneo. Oggi anche Penelope lascia il focolare. Le chiamano «Wander Women» e sono le donne che viaggiano sole, possedute dal «demone» del wanderlust che, tradotto dall’inglese, significa desiderio di viaggiare, scoprire, esplorare.
Le ultime ricerche rivelano che, tra il 2014 e il 2015, sono cresciute del 10%. E se secondo uno studio della rivista Travel and Leisure il 75% delle donne statunitensi viaggia anche da sola; in Italia, per l’Isnart, la percentuale si attesta intorno al 55%.
In moltissimi casi si tratta di donne single, ma sono in aumento le fidanzate o mogli che, non potendo far coincidere i periodi di ferie col partner, decidono di partire lo stesso. Senza rinunciare alla sicurezza: numerosi i blog che offrono suggerimenti come www.pimpmytrip.it e www.inviaggiodasola.com e le community come www.viaggiodasolaperche.com e www.permesola.com.
Mete predilette le capitali europee, ma molte viaggitrici optano per «contesti sicuri», come corsi specifici (yoga, surf, fotografia), eventi programmati (festival musicali, convegni) o pellegrinaggi, come il Cammino di Santiago o la via Francigena, sempre più rosa.
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