«Crescere insieme»: Brescia e Bergamo tra cultura e sviluppo

Crescere insieme. Le città di Brescia e di Bergamo con le loro province. Usando la cultura per rilanciare l’attrattività dei territori, sostenere lo sviluppo economico, preservare la coesione sociale. Crescere insieme ben oltre l’appuntamento del 2023, avviando alleanze e sinergie per promuovere il patrimonio storico e monumentale; formare un sistema stabile di coproduzione in campo artistico; migliorare la qualità dell’offerta turistica; consolidare la rete della solidarietà sociale; incentivare la ricerca scientifica; sperimentare buone pratiche di sviluppo sostenibile.
Il tutto perché nel 2023 (e nel futuro) i visitatori arrivino a Brescia e a Bergamo (e nelle province) per apprezzare le loro bellezze, ma anche l’alta qualità della vita. «Crescere insieme» è il filo conduttore di Brescia e Bergamo capitale italiana della cultura 2023. Non il titolo, ma il messaggio, il tema a cui dovrà ispirarsi il progetto vero e proprio: il dossier con i contenuti e le iniziative, che le due città dovranno presentare al Ministero nel gennaio 2022. Sarà messo a punto con un processo di progettazione partecipata, attraverso numerosi tavoli (per settori, temi, territori) con i protagonisti. La previsione, considerate le potenzialità dei due territori, è di mettere in campo per il 2023 cinquemila eventi. Solitamente la capitale della cultura attira un milione di visitatori. Il via. Si parte da qui, dunque, per edificare la strada verso il 2023.
L’annuncio è stato dato ieri dai sindaci di Brescia, Emilio Del Bono, dal collega di Bergamo, Giorgio Gori, e dai rispettivi assessori alla Cultura, Laura Castelletti e Nadia Ghisalberti. I due Comuni avevano affidato al Centro Ask (Art, Science e Knowledge) dell’Università Bocconi il compito di trovare e proporre il tema unificante intorno a cui costruire i contenuti. «Brescia e Bergamo - ha spiegato il direttore di Ask, il prof. Stefano Baia Curioni - sono due città-civiltà cresciute nel segno del lavoro». Tuttavia, si è preferito allargare la visione. La solidarietà e l’inclusione sociale sono altre due caratteristiche importanti. Ecco, allora, quel «Crescere insieme» nella doppia accezione che riguarda i territori e le comunità.
Il tema, ha sottolineato Baia Curioni, ispira unità e collaborazione fra i produttori di cultura; coesione nelle città, fra esse e i territori provinciali. Non solo. «Promette un’azione in cui la cultura contribuisce allo sviluppo economico e sociale e all’attuazione di processi di rigenerazione urbana». Perché lo sguardo è proiettato verso il futuro, e quel «crescere» lo sottolinea in maniera chiara. Dal punto di vista operativo, si prevedono diverse azioni. La collaborazione fra le istituzioni culturali e di alta formazione delle due città; la creazione di strumenti di fruizione comuni (card residenti, prenotazioni, accoglienza, biglietterie, informazioni), così come una comunicazione e palinsesti unitari per accrescere l’attrattività; il coordinamento della ricettività turistica; il potenziamento delle infrastrutture digitali e dei sistemi di mobilità; la sperimentazione fra diverse discipline artistiche; la progettazione condivisa fra imprese, associazioni, organizzazioni culturali. La novità rispetto ad altre esperienze di capitali della cultura, ha spiegato Baia Curioni, è nell’ampiezza delle aree tematiche che saranno coinvolte nel dossier: non solo patrimonio storico e monumentale, arti e turismo, ma anche solidarietà, sostenibilità e ricerca.
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