Crac Zampedri: assolti i sindaci

Prosciolti da ogni accusa i cinque professionisti bresciani che erano arrivati a processo nell’ambito del crac della concessionaria d’auto
CRAC ZAMPEDRI: SINDACI ASSOLTI
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«Assolti perché il fatto non sussiste». Prosciolti da ogni accusa i cinque professionisti bresciani che erano arrivati a processo nell’ambito del crac milionario della concessionaria d’auto Combra-Zampedri.

Per i giudici non hanno concorso al fallimento Enrico Broli, presidente del collegio sindacale Zampedri commerciale fino al 28 giugno del 2012, i due sindaci effettivi Gianbattista Guerrini e Cesare Castellini, oltre a Anna Torchiani, consigliere della società dal giugno 2011 al 31 dicembre 2013, nonché il consulente Danilo Poli

Il pubblico ministero Roberta Amadeo aveva chiesto la condanna - tra 1 anno e 6 mesi e 1 anno e 8 mesi - per i primi quattro e l’assoluzione invece per Poli.

«Sono molto soddisfatto, finalmente è emersa la verità», ha affermato dopo la lettura della sentenza Enrico Broli, ex presidente del collegio sindacale del gruppo automobilistico. Per il crac Zampedri padre e figlio, Francesco ed Emanuele Masetti Zannini, vertici della concessionaria d’auto, erano finiti in carcere e avevano patteggiato una pena di 3 anni e 8 mesi.

La Procura bresciana scoprì, grazie alle denunce di clienti del gruppo, un giro di auto comprate e regolarmente pagate dai clienti, ma mai consegnate dalle concessionarie Zampedri, Cobra Amc e Cobra Srl.

Vennero accertate distrazioni patrimoniali per circa 7 milioni di euro, oltre al trasferimento da una società all’altra del gruppo di 4 milioni e mezzo di euro. Movimenti fatti poco prima del fallimento.

 

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