Crac Banca Carife: 33 nuovi indagati, 13 bresciani
Ci sono anche 13 bresciani, componenti dell’allora consiglio d’amministrazione della Banca Popolare Valsabbina oltre a sindaci dell’istituto di credito, nell’elenco dei 33 nuovi indagati dalla Procura di Ferrara nell’ambito dell’inchiesta sull’ aumento di capitale realizzato da Banca Carife nel 2011 per 150 milioni di euro.
Un aumento che aveva coinvolto anche la Valsabbina che aveva sottoscritto azioni. In estate il presidente della banca bresciana all'epoca dei fatti contestati era stato iscritti nel registro degli indagati con altre 20 perosne a livello naizonle.
Le accuse a vario titolo vanno dalla bancarotta fraudolenta alla formazione fittizia del capitale.
Sulla vicenda è arrivata in serata la presa di posizione della Valsabbina che ha diffuso la nota che riportiamo di seguito:
«La notizia di oggi va letta esclusivamente come un'estensione delle garanzie difensive a tutela dei soggetti che si sono occupati a vario titolo della vicenda, nella quale anche Banca Valsabbina è una vittima. La decisione di investire per acquisire una partecipazione di Cariferrara in aumento di capitale fu infatti presa con l'obiettivo di rafforzare il rapporto con un partner di business interessante (ricordiamo che nel 2011 Banca Valsabbina aveva acquistato da Cariferrara il Credito Veronese ) sulle base delle informazioni pubblicamente disponibili all’epoca, che presentavano Cariferrara come una realtà in fase di rilancio».
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