Covid, non ci sono più pazienti in metà degli ospedali bresciani

Soltanto al Civile resta il reparto riservato ai pazienti contagiati dal coronavirus. 27 i ricoverati nella nostra provincia
REPARTO COVID SOLO AL CIVILE
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Cinque ospedali bresciani (a cui si aggiungono due presidi ospedalieri) su dodici sono liberi dal Covid. I ricoverati in reparto nelle strutture della nostra provincia sono attualmente 27, il 10% circa dei 277 che ancora lo sono in tutta la Regione Lombardia. Nelle nostre terapie intensive ci sono cinque malati, a fronte dei 41 su tutto il territorio regionale. Dunque, il 12%. Dalla statistica fornita da Ats Brescia risulta anche che ci sono sette pazienti che hanno contratto la malattia mesi fa e sono tuttora positivi al tampone molecolare.

All'Asst Spedali Civili i ricoverati per Covid-19 sono sei: quattro in reparto e due in rianimazione, anche se il reparto riconvertito Covid B rimane disponibile. A marzo e aprile, nel periodo del picco dell’epidemia, l'80% dei 1200 posti letto era stato riconvertito in Covid e si è arrivati ad aver ricoverati contemporaneamente oltre 800 pazienti con infezione da coronavirus, il 10% dei quali in gravissime condizioni. 
Nei presidi ospedalieri di Montichiari e di Gardone Valtrompia, che fanno sempre riferimento all’Asst Spedali Civili, sono Covid-free.

All'Asst Garda il totale dei ricoverati è sette, di cui uno in terapia intensiva, così distribuiti: a Desenzano ce ne sono due; altri due a Manerbio e tre a Gavardo, più uno in terapia intensiva. 
All'Asst Franciacorta ci sono sei pazienti, tutti all'ospedale di Chiari, nessuno a quello di Iseo (fonte Ats Brescia).

Alla Poliambulanza ce ne sono cinque in reparto e due in terapia intensiva.

Infine, cinque persone sono ancora all'Istituto clinico Sant'Anna, nessuno al Città di Brescia e alla clinica san Rocco di Ome.

In ogni ospedale sono riprese le attività ordinarie, ma le strutture sono sempre in allerta. Tanto che ciascuna mantiene, indipendentemente dalla presenza di pazienti Covid-19 ricoverati, un'area dedicata. La strada per la normalità è ancora irta di ostacoli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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