Covid, l'importanza della memoria collettiva dopo la pandemia
Tra effetto-«rallentamento», immagini vivide e vuoti, i nostri ricordi del Covid si stanno già indebolendo
![Una foto scattata durante la seconda ondata di Covid - © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18pqfi06b7k1umu1kxy/0/una-foto-scattata-durante-la-seconda-ondata-di-covid.webp?f=16%3A9&w=826)
Una foto scattata durante la seconda ondata di Covid - © www.giornaledibrescia.it
Cosa è accaduto alla nostra memoria dopo il Covid? Nelle situazioni di pericolo una zona del nostro cervello, l’amigdala, entra prepotentemente in gioco. Lo fa chiamando a sé le risorse di tutto il resto del cervello e costringendole a intervenire nella situazione in corso. Quando l’amigdala è in funzione, i ricordi sono archiviati con maggiori dettagli e abbondanza di quanto avviene normalmente, perché è stato attivato un sistema di memoria secondario. Dopotutto è quello il compito della memori
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