Covid, il punto nel Bresciano e in Lombardia

A fronte di 51.195 tamponi, sono 1.759 i nuovi positivi, di cui 204 nella nostra provincia. La regione resta gialla
COVID, 224 I NUOVI POSITIVI
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Continuano a diminuire in Lombardia i ricoverati nelle terapie intensive (-22) e nei reparti (-104). A fronte di 51.195 tamponi effettuati, sono 1.759 i nuovi positivi, con un tasso di positività del 3,4%, in calo rispetto al 3,9% di ieri.

I dati di venerdì 7 maggio 2021
I dati di venerdì 7 maggio 2021
Sono 25 i decessi, per un totale di 33.106 da inizio pandemia. I nuovi casi sono 582 a Milano, di cui 199 in città; 224 a Brescia, 176 a Varese, 160 a Monza e in Brianza, 136 a Como, 130 a Bergamo, 66 a Pavia, 61 a Cremona, 55 a Lecco, 42 a Sondrio, 18 a Lodi.

La Lombardia resta dunque in fascia gialla, come ha confermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

«I nostri parametri sono stabili e la campagna vaccinale procede, anche se non al massimo delle nostre possibilità. Servono più vaccini» ha scritto il governatore su Facebook. «Per poter rimanere in zona gialla - ha detto la vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti - è importante aderire alla campagna vaccinale. A noi per fortuna in Lombardia sta andando molto bene e in questo fine settimana toccheremo i 4 milioni di somministrazioni».

Per quanto riguarda le vaccinazioni in azienda, Moratti ha confermato che «stiamo lavorando con le aziende per un protocollo che stabilirà le modalità, secondo le indicazioni che già ci sono state date dal governo. Aspettiamo di sapere dal commissario quando potremo partire».

Intanto, secondo Letizia Moratti, «il commissario dovrebbe favorire quelle regioni che stanno rispettando i target dati» consegnando ulteriori dosi AstraZeneca qualora nelle altre regioni venissero rifiutate. «Da noi meno dell'1% delle persone vaccinate rifiuta AstraZeneca - ha spiegato l'assessore - anche perché i nostri medici spiegano loro che questo è un vaccino sicuro ed efficace».

Continua la disputa sulla necessità di mantenere il coprifuoco serale. Secondo Massimo Galli, infettivologo dell'Ospedale Sacco di Milano, il coprifuoco serve perché uscire la sera è «una delle 4 situazioni della giornata in cui è verosimile avere un rimescolamento di popolazione e diffusione del virus».

Infine, sul fronte sportivo, l'Inter ha invitato i propri tifosi, in vista della sfida contro la Sampdoria di domani, «a festeggiare responsabilmente la vittoria del 19esimo scudetto, rispettando tutte le disposizioni in vigore per contrastare la pandemia di Covid-19».

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