Covid, i numeri della Lombardia si avvicinano alla zona gialla
Ieri il report giornaliero sui contagi Covid-19 ha segnato il numero più alto di nuovi positivi in 24 ore per Brescia da otto mesi a questa parte: 377. La situazione epidemiologica però non è paragonabile, perché grazie ai vaccini i decessi e i ricoveri ospedalieri, per quanto in risalita, sono molto lontani da quelli di allora. Nell'ultima settimana, tranne che in un giorno, i contagi sono rimasti sopra quota 300 e adesso si stanno avvicinando ai 400. Quello che succede nella nostra provincia è speculare all'andamento generale della Lombardia, che con gli ultimi dati settimanali si sta avvicinando ai valori stabiliti per il passaggio in zona gialla.
Negli ultimi sette giorni (dal 29 novembre al 5 dicembre), i nuovi positivi al Covid-19 a Brescia sono stati in totale 2119. La settimana prima erano 1645. In quindici giorni i casi si sono quasi raddoppiati, visto che tra il 15 e il 21 novembre se ne contavano 1283, e da inizio novembre si sono di fatto quadruplicati: dall'1 al 7 erano stati 489, con un'incidenza pari a 39 casi ogni 100mila abitanti. A ieri, l'incidenza è salita a 150 casi ogni 100mila abitanti. Significa che in quattro settimane il contagio è cresciuto del 336%, con un incremento del 28% negli ultimi sette giorni rispetto ai precedenti. Da inizio pandemia, il totale dei positivi nel Bresciano è 119mila, pari al 9,4% della popolazione totale. L'unico comune Covid free è al momento Magasa, in Valsabbia.
L'attenzione ora è puntata sui tre indicatori che stabiliscono il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla: l'incidenza dei casi su 100mila abitanti, la percentuale dei ricoverati in terapia intensiva e quella in area medica. Il calcolo è regionale, e in questo momento i dati della Lombardia si stanno avvicinando alla soglia limite in tutti gli indicatori. Stando ai dati di ieri, ci sono 168,5 nuovi casi su 100mila abitanti (il limite per la zona bianca è 50), le terapie intensive sono piene all'8,10% (limite 10%) e le aree mediche al 14,28% (limite 15%).
Fondamentale per continuare a contrastare questa quarta ondata di Covid-19 resta il vaccino, e quindi la terza dose. Lo ribadisce anche l'ultimo monitoraggio disponibile dell'Istituto Superiore di Sanità, in cui si fa il punto, tra le altre cose, sull'efficacia del vaccino nei cinque mesi: per un non vaccinato il rischio rispetto a un vaccinato da meno di 5 mesi è 10 volte maggiore di ricovero, 16 volte maggiore di terapia intensiva, 9 volte maggiore di morte. La progressiva perdita di copertura del vaccino è confermata anche dall’andamento dei ricoveri nelle terapie intensive negli ospedali bresciani. Al Civile, per esempio, all’inizio della campagna vaccinale nove ricoverati su dieci non erano vaccinati. Oggi la percentuale è del 75% di non vaccinati e del 25% di vaccinati, a dimostrazione che il vaccino perde efficacia dopo un certo periodo. Nella circolare inviata tre settimane fa dalla direzione Welfare di Regione Lombardia è delineato il modello organizzativo per far fronte alla quarta ondata della pandemia. I posti letto attivati per Covid fino al 31 dicembre - salvo modifiche legate all’evoluzione della situazione epidemiologica - sono 140 nei reparti e 8, estendibili a 12, in terapia intensiva negli ospedali pubblici bresciani. Dall’ultima rilevazione, i ricoverati per Covid in area medica afferenti a specialità quali malattie infettive, medicina generale e pneumologia nel Bresciano sono 88. In terapia intensiva ci sono dieci persone, tutte al Civile, ospedale di riferimento per i malati gravi di Covid-19.Stando ai dati aggiornati il 5 dicembre sul portale di Regione Lombardia, la percentuale di bresciani completamente vaccinata (seconda dose o dose unica) è pari al 79,82% della popolazione over 12. La cifra è in calo rispetto a quella delle scorse settimane perché Regione Lombardia ha cambiato i parametri di calcolo: la percentuale non viene più calcolata sulla popolazione target, cioè i residenti nella provincia over 12 che possono sottoporsi a oggi al vaccino anti Covid-19 (1.078.312), ma sulla popolazione al completo (1.247.583) secondo gli ultimi dati Istat.
di Laura Fasani, Anna Della Moretta, Davide Bacca
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