Covid, caso sospetto a scuola: come si farà il tampone

Ci saranno corsie preferenziali e basterà un'autocertificazione, non sarà necessario prendere appuntamento: qui i moduli
Una bambina sottoposta a tampone - Foto Ansa/Epa/Filip Singer © www.giornaledibrescia.it
Una bambina sottoposta a tampone - Foto Ansa/Epa/Filip Singer © www.giornaledibrescia.it
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Tra le notizie più attese nelle linee guida pubblicate da Regione Lombardia circa la gestione dei casi Covid a scuola, c'è sicuramente quella che specifica che in caso di malattia - ovviamente non legata al coronavirus - non c'è bisogno di un certificato medico per la riammissione a scuola.

La valutazione spetterà al pediatra o al medico di famiglia, che in base all'anamnesi del paziente stabilirà se segnalare il caso ad Ats perché venga poi effettuato il tampone, o se invece escludere che si tratti di Covid e dare il via libera al rientro a scuola dopo la guarigione.

Si è aperto il capitolo dei sintomi riconducibili al Covid, perché l'elenco è lungo e ben noto soprattutto alla fascia 0-6 anni: febbre, sintomatologia respiratoria, ma anche tosse, raffreddore, mal di gola oltre a vomito e diarrea. Per i pediatri non sarà insomma semplice escludere che si tratti di un possibile caso di contagio, almeno sulla carta, ma conoscere il contesto sociale e le interazioni del bambino sarà cruciale per decidere se passare o meno al tampone. Tampone che, non essendo obbligatorio il certificato per il rientro in classe, non sarà dunque automatico e obbligatorio in caso di malattia. 

In questo senso, le ricadute rischiavano di essere pesanti soprattutto per i laboratori, se si pensa che solo nel Bresciano gli under 14 sono oltre 70mila e che i 120 pediatri di città e provincia hanno in media 400 pazienti della fascia 0-6 anni.

La direttiva di Regione Lombardia stabilisce importanti novità anche per quanto riguarda i tamponi.

Se a scuola o al nido un bambino manifesta sintomi sospetti, il genitore può accompagnarlo senza prenotazione, ma sono con un'autocertificazione, a uno dei punti indicati da Regione per effettuare i test. La fascia oraria va dalle 9 alle 13 e il risultato - almeno secondo quanto annunciato - dovrebbe arrivare già in serata e comprarire sul Fascicolo sanitario elettronico.

Diverso se i sintomi sospetti si manifestano a casa: in quel caso il genitore, prima di recarsi a un punto tampone, dovrà contattare il pediatra o il medico di famiglia per una valutazione.

Le altre novità riguardano la quarantena per i contatti avvenuti nelle ultime 48 ore con un alunno risultato positivo: l'isolamento scatterà solo all'esito del tampone e per la riammissione tutte i soggetti in quarantena dovranno essere sottoposti ad almeno un test molecolare.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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