Covid: a luglio oltre 40mila contagi, ma da due settimane curva in calo

Dopo un mese e mezzo l’ondata estiva arretra: in 15 giorni l’incidenza è scesa di oltre il 37%
Luglio 2022 è il secondo mese per numero di positivi (40.645) da inizio pandemia, secondo solo allo scorso gennaio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Luglio 2022 è il secondo mese per numero di positivi (40.645) da inizio pandemia, secondo solo allo scorso gennaio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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L’ondata estiva sta scemando. Ma luglio resterà il secondo mese per numero di contagi nel Bresciano dall’inizio della pandemia: oltre 40mila, più del doppio rispetto a giugno. Per trovare un mese con più contagi bisogna risalire allo scorso gennaio quando il dilagare della variante Delta aveva portato a contare oltre 122mila positivi, più di un quarto del totale dei contagi ufficiali registrati nella nostra provincia in 30 mesi, da quando è scoppiata la pandemia.

Il confronto

Lascia di stucco il confronto con i mesi estivi del 2020 e del 2021. Nel luglio di due annI fa si erano contati solo 311 positivi. In media poco più di 10 al giorno. Nello stesso mese dello scorso anno i contagi erano stati 798. Negli ultimi 31 giorni i positivi sono invece stati 40.645: 50 volte tanto! I motivi sono noti: l’altissima contagiosità delle nuove varianti, in particolare la Omicron B5; il venir meno delle restrizioni, attive negli scorsi anni, dall’obbligo di mascherina agli eventi pubblici; il proliferare di tamponi rapidi, che hanno moltiplicato lo screening sulla popolazione. Ricoveri. Resta che la presenza del virus (e delle sue varianti) è qualcosa con la quale dovremo probabilmente convivere a lungo.

L'impatto sanitario

L’aspetto importante, ormai, non è tanto il numero di contagi. Ma l’impatto sanitario, vale a dire le forme gravi di Covid-19, quelle che richiedono il ricovero in ospedale o in terapia intensiva. Da questo punto di vista, anche nei mesi invernali, compreso lo scorso gennaio, la situazione è sempre stata sotto controllo. Gli ospedali lombardi non sono mai andati in sofferenza e l’occupazione dei posti letto è sempre rimasta lontanissima dai livelli dei passati inverni. Anche a luglio, nonostante l’alto numero di contagi, l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva non ha superato il 3% e quella dei letti in area medica è rimasta attorno al 15%. Segno che i vaccini e l’immunizzazione a seguito del contagio ha creato una «barriera» che protegge dalle forme più gravi.

La tendenza

L’ondata estiva sta arretrando. Il trend settimanale mostra infatti numeri in calo per la seconda settimana consecutiva, dopo un mese e mezzo di forte crescita. Nel Bresciano, dopo il picco di metà luglio (10.970 casi registrati tra l’11 e il 17, con incidenza arrivata a quota 879 casi ogni 100mila abitanti), tra il 18 e il 24 luglio si è avuto un calo del 22% rispetto alla settimana precedente e negli ultimi sette giorni si è registrata un’ulteriore diminuzione del 19,4%. Di fatto, rispetto al picco, in 15 giorni si è avuto un calo del numero di contagi e di incidenza di quasi il 40% (37,3%). Con i 629 casi registrati ieri, negli ultimi 7 giorni (25-31 luglio) il numero di nuovi contagi settimanali si è attestato a 6.880, con incidenza scesa a 551 casi ogni 100mila abitanti. La curva dovrebbe continuare a scendere. Ma resta l’incognita per nuove varianti, a partire dalla «Centaurus», appena isolata anche in Italia, la cui contagiosità pare maggiore di Omicron 5.

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