Covid-19, negli ospedali 500 mila visite specialistiche sospese
Potenziare la rete di assistenza sul territorio, assumere personale sanitario, allungare gli orari degli ambulatori specialistici ed investire nelle nuove tecnologie, di cui la telemedicina è parte importante. Queste le strade percorribili per scongiurare il rischio reale di sotto-trattamento delle migliaia di pazienti che nella fase acuta del Covid19 non hanno potuto accedere ai servizi sanitari.
Nel Bresciano sono più di 500mila le visite specialistiche «sospese» nei tre mesi di marzo, aprile e maggio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ottantamila in meno al mese solo al Civile, dalle 25 alle 30mila nelle altre realtà pubbliche e private convenzionate. Un numero enorme al quale si devono aggiungere le centinaia di migliaia di interventi chirurgici, analisi di laboratorio e accessi ai Pronto soccorso saltati a causa della pandemia.
Tutte le strutture hanno ripreso a fissare appuntamenti, anche se con un ritmo forzatamente rallentato. Per dire: se nell’era pre-Covid in un’ora si effettuavano quattro visite specialistiche, ora al massimo sono tre. Dunque, o si allungano gli orari, o si riducono le prestazioni.
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