Covid-19, donatori di sangue cercasi per la banca del plasma
Tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 60 anni e che hanno avuto Covid-19 e che sono guarite verranno contattate dal Centro trasfusionale dell’Asst Spedali Civili per sondare la loro disponibilità a donare il plasma. L’adesione è, ovviamente, volontaria.
Dopo l’annuncio della settimana scorsa da parte della Regione, la «macchina» organizzativa si è messa in moto. Tre mesi di tempo per «fondare» una vera e propria «banca del plasma immune» da mettere a disposizione di tutti coloro che - ora o in futuro - si ammaleranno di Covid-19 ed avranno i requisiti per essere sottoposti alla cura del plasma.
«Siamo consapevoli che non si tratta di una cura per tutti e che non guarisce, ma è di certo una delle terapie più efficaci attualmente disponibili per ridurre le conseguenze dell’infezione» ha spiegato Alessandro Venturi, presidente Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, intervenuto ieri all’approfondimento di Regione Lombardia nell’ambito della conferenza di aggiornamento sui dati dell’epidemia.
Ancora: «Al di là del protocollo dello studio in corso, già oggi, dopo gli incoraggianti risultati dell’uso del plasma iperimmune sia a Pavia sia a Mantova, inviamo sacche di plasma anche per uso compassionevole a tutti gli ospedali che ne facciano richiesta. La ricerca prosegue a tutto campo».
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