Covid-19, «chi non sente odori o sapori si consideri infetto»

L'analisi di un’equipe all'ospedale Civile. «I tamponi? Dimostrata una falsa negatività del 30%»
Nuovo studio all’Ospedale Civile di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nuovo studio all’Ospedale Civile di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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I tamponi non bastano. E anzi, non danno neppure certezze. «È importante sottolineare che il tampone è tutt’altro che infallibile: è stata dimostrata una falsa negatività in più del 30% dei pazienti affetti da Covid-19» dicono i medici degli Spedali civili di Brescia che hanno firmato uno studio osservazionale condotto dalla Clinica otorinolaringoiatrica del principale ospedale. «Per questo bisogna reiterare il tampone per incrementarne l’affidabilità diagnostica e per poter monitorare i soggetti a rischio nel tempo. È evidente come questo aspetto peggiori ulteriormente il problema della disponibilità del test e causi un incremento significativo dei costi».

Tra il 27 marzo e l’1 aprile l’équipe composta dai medici Alberto Paderno, Alberto Schreiber, Davide Mattavelli e Alberto Grammatica, ha analizzato più di 500 pazienti con dimostrata positività al Sars-Cov-2. Il gruppo di lavoro si è concentrato sull’andamento e le caratteristiche delle alterazioni di olfatto e gusto nei soggetti positivi.

«I risultati dello studio dimostrano come questi sintomi si manifestino in circa il 60% dei pazienti e presentano delle peculiari caratteristiche tali da poterli facilmente differenziare da quelli insorti durante un comune raffreddore. Inoltre, questa percentuale arriva quasi all’80% nei soggetti con sintomi di lieve/media intensità» spiega lo studio.

Da qui l’ipotesi: «Ogni cittadino che lamenti un improvviso calo o completa perdita della percezione degli odori o dei sapori, anche in assenza di altri sintomi, dovrebbe considerarsi infetto da Covid». E quindi isolarsi. «Queste misure potrebbero avere un enorme impatto nell’individuazione dei soggetti paucisintomatici e nella limitazione del loro potenziale di contagiosità».

 

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