«Costituzione, attuarla è meglio che cambiarla»

Il 17 gennaio Salvatore Settis in San Barnaba per l'iniziativa che celebra i 75 anni dall'entrata in vigore della legge dello Stato italiano
Il prof. Salvatore Settis -  © www.giornaledibrescia.it
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«Attuarla è meglio che cambiarla» è il titolo di un’iniziativa che ha al centro la Costituzione italiana e che riprende quello di un libro del relatore, Salvatore Settis, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, noto anche per essere uno dei più prestigiosi archeologi e storici dell’arte. Domani, 17 gennaio alle 17,30 l’incontro in San Barnaba a 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, si pone in continuità con la mobilitazione del 25 giugno 2022 realizzata in piazza della Vittoria per i 75 anni dall’inizio dei lavori della Costituente.

Entrambi i momenti - non solo celebrativi, ma politici - sono stati organizzati da Manifesto Costituente, progetto che ha avuto come capofila l’Anpi provinciale di Brescia e che, nel dicembre del 2020, aveva raccolto l’adesione di circa 50 associazioni del territorio con l’intento di promuovere cultura costituzionale e rappresentare una sorta di laboratorio politico di dialogo tra diverse esperienze e pratiche antifasciste.

«Cambiano i governi, le alleanze, i partiti, ma la Costituzione resta come bussola che indica una direzione. Nata dalle macerie del secondo dopoguerra, dopo un lungo lavoro di confronto tra diverse realtà politiche, essa ha posto le basi per un’Italia dei diritti, democratica, libera e antifascista. La tragedia della pandemia avrebbe potuto rappresentare la possibilità di una ripartenza per recuperare quel progetto di società che la Costituzione ha delineato, ma che non è stato ancora pienamente realizzato» dichiara Lucio Pedroni, presidente dell’Anpi provinciale che martedì introdurrà l’incontro. Il progetto Manifesto Costituente verrà illustrato da Laura Forcella che lo ha seguito dalla sua nascita in Commissione Scuola Anpi «Dolores Abbiati». La partecipazione è libera.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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