Così si formano gli spazzacamini del futuro

Inaugurata a Folzano la scuola dell’Anfus: si punta su sicurezza e nuove tecnologie
A Folzano. L’inaugurazione della nuova scuola Fuspa
A Folzano. L’inaugurazione della nuova scuola Fuspa
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La figura dello spazzacamino suscita da sempre un’immagine poetica e romantica, un eterno danzatore sui tetti di Londra che «allegro e felice, pensieri non ha», tanto da essere considerato in tutta Europa un simbolo di buono auspicio. E proprio da tutta Europa sono accorsi all’inaugurazione della nuova scuola Fuspa, il percorso formativo e di aggiornamento per spazzacamini e fumisti, che apre i battenti in via Cascina Pontevica in collaborazione con l’Anfus (associazione nazionale Fumisti e spazzacamini) e il Cfp «Unione artigiani».

Sembra un vero e proprio «ritorno al futuro»: nata nel Seicento, questa antica professione sembra voler ritornare in auge ma in versione 2.0, sempre più attenta alle emissioni ambientali e al risparmio energetico. «È proprio il mondo a richiedere la diminuzione dell’inquinamento da una parte, e l’annullamento dello spreco delle risorse dall’altra – raccontano il direttore della scuola, Sandro Bani e il presidente Anfus, Gianfranco Borsatti -. Siamo nel futuro e gli spazzacamini si evolvono. Non si toglie la fuliggine dai caminetti e basta, si crea un vero e proprio impianto termico e si educa alle buone pratiche energetiche. Plastica e idrocarburi danneggiano ambiente e salute, noi vogliamo diffondere quella che sarà la nuova età del legno, l’unico materiale veramente naturale che possiamo utilizzare».

Ma forse un certo spirito che riporta a quella che è l’origine dello spazzacamino c’è. Appena entrati nella sede della scuola basta alzar di poco gli occhi al soffitto per trovare...un tetto. Fra i primi insegnamenti c’è ancora quello più antico: come lavorare in tutta sicurezza fra tegole e comignoli. Da lì il programma didattico si divide in corsi singoli per i più curiosi e in un percorso triennale (che inizierà a gennaio) per ottenere la certificazione. Fra le materie di studio si affronteranno aggiornamenti professionali per il mercato della biomassa legnosa, risorse informatiche per artigiani, il ruolo sociale del mestiere rapportato all’ambiente, comunicazione, marketing, diritto, amministrazione e le regole dei cantieri.

«È un percorso completo che vuole elevare il livello culturale e professionale degli operatori - continua il direttore -. Ogni laboratorio è attrezzato per sperimentazione e ricerca e abbiamo anche una piccola biblioteca interna tanto che ogni anno formiamo circo 500 nuovi allievi, che vanno poi ad implementare il sistema in tutta Italia. Ma questa nuova casa deve anche essere un incontro tra tutti gli attori che operano nella filiera del legno, nel quale noi vediamo il futuro». Per informarsi sui corsi, sugli aggiornamenti e sulla formazione continua è possibile visitare la scuola Fuspa al civico 44 di via Cascina Pontevica (a Folzano), oppure visitare il sito internet www.anfus.org.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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