Cosa si nasconde dietro i furti di rifiuti elettronici

Ennesima denuncia per un immigrato. Un fatto banale? Lo sarebbe se con episodi simili non si alimentassero traffici internazionali
Un'isola ecologica (foto d'archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un'isola ecologica (foto d'archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nei mattinali delle forze di polizia è una riga tra le note meno rilevanti. Per le organizzazioni criminali specializzate del settore però è il primo anello di una lunga catena che porta al traffico internazionale di rifiuti e di metalli preziosi.

Ieri mattina gli agenti della Polizia Locale di Brescia hanno bloccato un 40enne magrebino mentre cercava di asportare alcuni vecchi elettrodomestici dall'isola ecologica comunale di via Metastasio. Un furto che può apparire di poco conto ma che diverse indagini, in particolare dei Carabinieri forestali, hanno collocato in un contesto più ampio.

I rifiuti vengono raccolti in depositi abusivi, senza nessun rispetto delle norme ambientali, stipati in container, e quindi inviati nel terzo mondo dove vengono distrutti per estrarne i metalli preziosi. Operazioni quelle volte al recupero di materia prima che comporta indubbi rischi se eseguita senza ottemperare a specifici protocolli e adottare precauzioni che chi si cela dietro una simile catena dell'illecito di sicuro non ritiene prioritaria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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