Cosa c'è nei vagoni di un treno sanitario e a cosa serve
Dopo l'inaugurazione ufficiale prima a Roma e poi Milano, ha fatto tappa a Brescia per la presentazione alla cittadinanza il Treno sanitario della Regione Lombardia, nato dalla collaborazione di Areu, dipartimento Protezione civile e Ferrovie dello Stato. Un vero e proprio ospedale su rotaie, con 21 posti di terapia intensiva e la migliore tecnologia sanitaria attualmente in commercio.
Il treno sanitario è nato dal bisogno di presidi ospedalieri prodotto dalla pandemia di Covid-19, sulla scorta dei trasporti effettuati in emergenza nei mesi passati in regioni dove erano disponibili posti letto.
È dotato di comparti per il biocontenimento e può trasportare anche pazienti infettivi.
I vagoni sono dotati di impianti di deposito e distribuzione di ossigeno, aria compressa e riserve idriche: vere e proprie unità mobili di terapia intensiva, 7 posti letto per ogni carrozza. Ogni vagone, inoltre, ha un impianto di ventilazione e sanificazione. Sul treno sono inoltre presenti due ecografi, 21 ventilatori polmonari, 5 postazioni di monitoraggio e trasmissione dei dati, 3 defibrillatori automatici, 2 emogas analizzatori, 2 videolaringoscopio, un broncoscopio e un massaggiatore cardiaco Lucas.
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