Cos'è l'intossicazione da monossido di carbonio

Quella da monossido di carbonio è l'intossicazione inalatoria più diffusa e avviene solitamente nel periodo invernale
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Quella da monossido di carbonio (CO) è l'intossicazione inalatoria più diffusa. 

Considerata una piaga stagionale, poiché concentrata nel periodo invernale, è un avvelenamento provocato dalla cattiva combustione in stufe o camini di carburanti contenenti carbonio. 

Il monossido di carbonio è un subdolo gas velenoso: inodore e insapore, è praticamente impercettibile. Si tratta di un’emotossina che, una volta inalata, si lega allo ione del ferro nell'emoglobina del sangue e forma con esso un legame 205 volte più stabile di quello formato con l'ossigeno. 

I sintomi principali dell'inalazione del veleno sono difficoltà respiratoria, dolore al petto, capogiri e nei casi mortali stato di incoscienza e morte per anossia.

La tempestività e il primo soccorso sono essenziali per salvare le vittime. È necessario anzitutto uscire dal luogo in cui si è concentrato il gas, prendere una buona boccata d'aria e, trattenendo il respiro, rientrare nel locale per arieggiarlo nel caso in cui vi fossero altre persone coinvolte. Ovviamente, è necessario allertare immediatamente i soccorsi.

È comunque possibile prevenire l'intossicazione osservando delle semplici regole: controllare e provvedere alla manutenzione di impianti di riscaldamento, sostituendo quelli inadeguati o vecchi; non usare apparecchi di combustione in ambienti chiusi con poco ossigeno; acquistare un rilevatore di monossido di carbonio.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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