Corsa per l’autismo: oltre 1.500 partecipanti
L’autismo corre. Nel mondo, in Italia e anche a Brescia. Secondo le stime dell’Istituto superiore di sanità, ce l’ha un bambino su 77 nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni, mentre il Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, che fanno da capofila per gli studi in questo campo, registra 1 caso ogni 54 bambini: nel 2002 era uno su 150, nel 1991 uno su 500. La nostra città non è da meno: gli ultimi dati di Ats Brescia parlano di 1.606 persone con disturbo dello spettro autistico alla fine del 2019, in aumento rispetto alle 1.440 dell’anno precedente.
Trend senza dubbio giustificato da una maggiore capacità e tempestività nella diagnosi, ma anche da fattori – genetici e ambientali – che ancora oggi non sono appurati con certezza. La buona notizia, però, è che la solidarietà corre ancora di più. Lo ha dimostrato piazza Vittoria, ieri sera, ospitando circa 1500 persone alla CorriXAutismo, manifestazione di camminata e corsa non competitiva organizzata dal Fondo Autisminsieme nell’ambito dell’appuntamento settimanale di CorriXBrescia.
Autisminsieme, costituito sette anni fa dalla Congrega della Carità Apostolica, dalla Fondazione Dominique Franchi (amministrata dalla Congrega), da Anffas e da FoBap, con la successiva adesione di CoGeSS Valle Sabbia, La Nuvola Cooperativa sociale onlus, Spazio Autismo Valle Camonica e Cooperativa Cvl, si occupa di offrire aiuto ai minori autistici e dalla sua fondazione ha distribuito oltre 200mila euro per attività di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole, e per il sostegno alle famiglie bresciane.
«L’autismo è una condizione, non una malattia – precisa Alessandro Franchi, presidente della Fondazione Dominique Franchi –, e varia notevolmente da persona a persona, per questo si parla di spettro autistico, che riguarda tanto casi “ad alto funzionamento” quanto situazioni estremamente compromesse. Tutti, però, hanno diritto a essere sostenuti e inclusi nella società».
Per questo la corsa solidale: «Perché – dice Giorgio Grazioli, presidente di Anffas Brescia, a cui fanno capo importanti realtà territoriali che si occupano di autismo – la disabilità non è solo una questione clinica, ma anche e soprattutto sociale. Dal rapporto di inclusione nella comunità si deve partire per rivedere i concetti di “normalità” e di “diversità”».
L’App
Una (ri)partenza con il botto: dopo due anni di stop a causa della pandemia, la CorriXAutismo, comunque ancora limitata dalle restrizioni sanitarie, ha fatto il pieno di adesioni: più di 4.000 magliette Autisminsime sono state distribuite nelle ultime settimane e fino al 10 aprile sarà attiva anche una «corsa virtuale». Chiunque potrà correre, camminare o pedalare, indossando la maglietta, per contribuire alla causa: basta scaricare l’app gratuita Strava, iscriversi ai club di corsa, pedalata e/o camminata; la app registrerà la distanza percorsa da ogni singolo partecipante, che contribuirà quindi al raggiungimento di un obiettivo in km, a cui corrisponderanno fondi dalle aziende del territorio.
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