Corruzione, bufera sull'Agenzia delle Entrate
Ci sono nomi di dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, ma anche commercialisti e imprenditori nell’elenco di 42 indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura che contesta a vario titolo i reati di corruzione, riciclaggio, omessa denuncia, abuso d’ufficio, falsità ideologica e accesso abusivo ad un sistema informatico.
Lo schema tracciato dagli inquirenti è emerso da intercettazioni, pedinamenti e testimonianze: imprenditori e commercialisti avevano individuato i funzionari pubblici capaci, dietro pagamenti da 10-15mila euro o semplici promesse di denaro, di annullare controlli e agevolare accertamenti fiscali.
L’inchiesta si riferisce a fatti accaduti tra il 2015 e il 2016. «Fin dalle prime intercettazioni traspare che alcuni appartenenti all’Agenzia collaborino consapevolmente nella commissione di illeciti relativamente a sgravi fiscali di aziende ubicate nella provincia di Brescia» scrive il procuratore aggiunto Sandro Raimondi nella chiusura indagini. Per gli inquirenti «Il ruolo di soggetti all’interno dell’Amministrazione finanziaria è solo strumentale agli illeciti interessi perseguiti».
Due dei funzionari dell’agenzia delle Entrate maggiormente coinvolti avrebbe anche maturato l’idea di un progetto criminoso redditizio. «Contattare i contribuenti destinatari dei verbali di accertamento con importo inferiore ai centomila euro per proporre la chiusura delle pratiche dietro pagamento di mazzette.
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