Correre oltre la sclerosi multipla verso la maratona di New York
«Correre oltre». Una metafora, un invito, un’adesione. Correre oltre le difficoltà della malattia, ma anche della vita in generale. Non una via di fuga, ma una diversa risposta a situazioni che potrebbero condizionare pesantemente il movimento del corpo e della mente. Come la sclerosi multipla.
«Qualcuno mi ha detto che le mie gambe si sarebbero potute fermare, non avrebbero più potuto muoversi», racconta Maria Luisa Garatti, con una solarità tradita dagli occhi lucidi, al pensiero dell’angoscia vissuta nei giorni della diagnosi, una decina di anni fa.
Maria Luisa da un paio d’anni corre per contrastare la sclerosi multipla e la sua progressione, ma anche per distogliere il pensiero dalla malattia e per tenere a bada i segnali di un corpo che può «tradire» in modo subdolo. Una passione travolgente e contagiosa, quella della corsa. Tale da coinvolgere altre sei persone che vengono seguite dai tecnici del Centro Marathon nella preparazione e negli allenamenti. Obiettivo: la maratona delle maratone, quella che si terrà a New York il prossimo 6 novembre. Intanto lei ha già corso la maratona di Brescia, con un ottimo risultato.
Il progetto è nato dopo l’incontro tra Maria Luisa, che di professione è avvocato, e il dottor Gabriele Rosa, riferimento indiscusso della preparazione atletica a livello internazionale che ieri ha mandato il suo saluto dal Kenya, dove si trova per lavoro . Insieme allo staff tecnico del Centro Marathon di Brescia accompagneranno, con allenamenti specifici e personalizzati, il gruppo verso la Maratona di New York. Un impegno «sociale» che non è nuovo per la «Rosa associati», da anni impegnata a migliorare le condizioni di vita di persone affette da patologie croniche che con l’allenamento e la corsa riescono a dimostrare - a loro stesse in primis, a tutti gli altri, poi - che mettersi in gioco è possibile, sempre.
Il progetto «La sclerosi multipla alla Maratona di New York» si svolge in collaborazione con il neonato gruppo facebook «Correre oltre», con l’appoggio della sezione di Brescia dell’Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla, presente ieri alla conferenza stampa nella sede del Centro Marathon. Con gli specialisti Aism inizierà un percorso scientifico, triennale, per valutare i benefici terapeutici dell’esercizio fisico e della corsa.
Per New York si stanno allenando, oltre a Maria Luisa Garatti, Andrea Verzelletti di Erbusco; Luana Grandis, residente in provincia di Como; Marina Parisio di Erbusco; Ivana Peli di Gussago; Corinna Heidecker di Flero e Francesco Demaio.
La loro prima uscita collettiva ed estesa al grande gruppo dei runners sostenitori della pagina facebook «Correre Oltre» (ad ora, sono 6.400) si terrà il 4 settembre ad Erbusco con la partecipazione all’evento podistico non competitivo E-Run.
«Dall’idea di paralisi alla corsa: una sfida, un modo per non fermarsi e non aver paura di cadere, ma di accettare nuove sfide» la motivazione corale dei «maratoneti».
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