Coronavirus, una residente: «Troppa gente in Maddalena»
«È una cosa che non si può vedere, mi creda. Mi appello anche a voi dopo aver chiamato la Locale e il sindaco Del Bono: per favore dite che si deve stare in casa». Dall’altro capo del telefono la voce di una residente bresciana che ha casa sui Ronchi. Accorata, racconta di un «via vai continuo sulla strada, sui sentieri, che portano in Maddalena: giovani a gruppetti, mamme con bambini, podisti e ciclisti».
Una processione inarrestabile che inizia di mattina presto e non si quieta fino a sera. «Ho sollecitato anche le Forze dell’ordine perché prendano provvedimenti, anche Del Bono mi ha detto che continuerà nella comunicazione, però davvero, con il cuore in mano, raccontate che non è possibile vedere così tanta gente in giro in questi giorni».
Proprio l’appello a restare in casa, oggi più che mai, è tornato a farsi attuale. Dal commissario della Protezione Civile Angelo Borrelli all’assessore al Welfare Giulio Gallera il ritornello è il medesimo: solo così è possibile contenere il diffondersi del virus. Stesse frequenze anche per il primo cittadino di Brescia.
«Sembra impossibile - aggiunge ancora la signora - che le persone non si rendano conto della gravità della situazione, nonostante le notizie ci diano il polso di questi giorni».
A riprova del fatto che è necessario più che mai adottare le misure suggerite, per aiutare le persone a non raccogliersi nei luoghi deputati da sempre allo sport all'aria aperta è stata chiusa la ciclabile sul Mella - luogo molto frequentato per passeggiate e corse - da Concesio fino a Gardone.
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