Coronavirus: in città mille casi, a Orzinuovi il contagio frena
La Leonessa ferita che taglia il triste traguardo dei mille casi di coronavirus. Orzinuovi, il paese che all'inizio del mese fu uno dei comuni simbolo dell'avvento del virus in terra bresciana, vede il numero dei nuovi contagi fermo a zero da tre giorni. Certo, non ci stanchiamo ormai di ribadirlo: i numeri censiti fino ad oggi dalle Ats lombarde documentano di fatto quasi esclusivamente i casi ospedalizzati ed è dunque estremamente parziale. I dati reali, quando gli studi epidemiologici ci consentiranno di conoscerli, si rivelaranno di gran lunga maggiori.
Ma allo stato, anche le indicazioni che vengono da queste cifre, oggettive ma lacunose, può essere letto nel suo insieme come incoraggiante per il territorio bresciano. La curva, se non a scendere, ha iniziato ad attenuare la ripida proiezione delle settimane passate. E in qualche caso si è sostanzialmente appiattita. Come appunto ad Orzinuovi.
Brescia arriva a 1.009 casi accertati, proprio nel giorno in cui il primo cittadino, Emilio Del Bono, riconosce che in realtà quel dato va moltiplicato per cinque o per sei, per comprendere il gran numero di asintomatici o positivi mai sottoposti a tampone.
Il quadro della nostra provincia, nel complesso rispecchia quello di gran parte della Lombardia, dove nell'emergenza pare iniziare a incidere positivamente l'insieme di misure adottate per ridurre i contatti sociali. Preoccupano casomai i numeri assoluti di Milano, potenziale polveriera se il contagio non viene fermato per tempo.
L'effetto, tuttavia, appare ancora drammaticamente modesto sul fronte dei decessi. Il numero di questi ultimi resta elevato: 75 quelle che nella nostra provincia si sono aggiunte nelle scorse 24 ore. La fine non è ancora vicina, ma il traguardo appare forse un po' meno remoto.
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