Coronavirus, il punto in Regione Lombardia

Torna l'appuntamento quotidiano con l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera
Giulio Gallera - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Torna l'appuntamento quotidiano con l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. Nella consueta conferenza stampa in Regione Lombardia, tutti gli aggiornamenti sull'andamento dell'emergenza coronavirus.

 

 

Gallera: il 20 febbraio a mezzanotte è arrivata la chiamata del primo caso di paziente positivo. È passato un mese.

«Il virus si nutre dell'uomo»: dobbiamo fare di tutto per evitare di contagiare ed essere contagiati, anche separandoci in casa.

Questa è la battaglia degli italiani e dei lombardi, ognuno deve combatterla.

I numeri di oggi: confermano che c'è una crescita costante.

22.664 i positivi (+2380), ricoverati 7.735 (+348, ieri più bassa ma era anomala), 1050 (+44) in terapia intensiva. Deceduti 2549, continuano a crescere in maniera importante.

Abbiamo 4.235 persone dimesse, guarite, che sono in isolamento domiciliare.

In questi 30 giorni i nostri ospedali hanno cambiato pelle. Uno dei modi per cercare di alleggerirli sono i trasferimenti, più di 200 quelli effettuali fino ad ora.

Brescia 4648 (+401), Bergamo 5154 (+509), Lodi 1557, Cremona, 2.392, Monza e Brianza 816, Mantova 723, Pavia 1105, Milano 3804 (+526). Ricordiamo che i tamponi vengono eseguiti solo a chi arriva in ospedale e ha determinati sintomi: di fatto fotografano una situazione iniziata una decina di giorni fa, il weekend dell'8 marzo in cui tutti erano per strada e non c'era consapevolezza.

A oggi le aziende hanno reclutato 347 persone per i nostri ospedali. Stiamo assumendo molti specializzandi, ma stanno rispondendo all'appello anche medici in pensione.

Stamattina a Cremona abbiamo inaugurato un ospedale da campo con 60 posti più 8 di terapia intensiva gestito interamente dai volontati della Samaritan's Purse, ong americana che lo ha creato in 36 ore.

La Lombardia non è sola a combattere questa battaglia, domani arriveranno medici e infermieri da Cuba.

Notizia da Lecco: un neonato di 40 giorni è stato dimesso perché è guarito dal Covid-19.

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