Coronavirus, i tablet donati «riuniscono» pazienti e familiari
Consentire con un tablet ai ricoverati in isolamento di comunicare via Skype con i familiari: un contatto umano prezioso per chi in un letto di rianimazione lotta per una battaglia sfibrante, quella contro il coronavirus. Un piccolo aiuto per superare le barriere imposte dall'isolamento.
A rendere possibile un saluto, un conforto sia pure a distanza e lo scambio non solo di parole e rassicurazioni, ma anche di un sorriso, è stata ancora una volta la generosità dei bresciani. L'appello, lanciato nelle scorse ore dai medici e dal personale sanitario in prima linea che si misurava tra le mille difficoltà anche con l'impedimento di garantire un contatto tra pazienti e familiari, non è caduto nel vuoto: rilanciato dal Giornale di Brescia, è stato immediatamente raccolto da molti lettori.
Così, già nelle scorse ore sono stati consegnati i primi sei tablet, grazie anche all'impegno di Associazione Artigiani. Nelle foto, ecco come quello che nella nostra quotidianità è uno strumento utile, ma non indispensabile, si è tramutato in un preziosissimo strumento per far comunicare e vedere di persona mamme, papà, fratelli e figli separati dalla malattia e dal rischio del contagio.
Altre realtà, come ospedali e rsa, hanno manifestato analoghe esigenze. Per cui la generosità bresciana oltre che al Civile potrebbe garantire presto un po' di umanità in più anche in altre strutture costrette all'isolamento dal coronavirus.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato