Coronavirus: grave consulente della Procura
Un consulente della Procura in Rianimazione. Due giudici e un avvocato in «autoquarantena». Il coronavirus è arrivato anche al Palagiustizia di Brescia. Lo avrebbe fatto - secondo la ricostruzione dei responsabili degli uffici giudiziari - tra il 19 e il 20 febbraio scorso, quando il 51enne esperto informatico ha partecipato a due udienze in calendario: la prima davanti ai giudici della Seconda Sezione Penale, la seconda davanti al giudice dell’udienza preliminare.
Le condizioni dell’esperto informatico, ricoverato in Poliambulanza, sono particolarmente serie. A quanto si è appreso ai giudici è stato consentito di assentarsi dal Tribunale nei giorni in cui non avevano udienze da celebrare. Né i due magistrati, né l’avvocato, sarebbero stati contagiati. Il condizionale è ancora d’obbligo: dal possibile incontro con il 51enne non sono ancora decorsi i 14 giorni di incubazione del virus.
I vertici degli uffici giudiziari bresciani, appresa la notizia, hanno ricostruito l’elenco delle persone con le quali il consulente potrebbe avere avuto contatto in udienza e l’ha girato all’Ats per i provvedimenti del caso. Si tratterebbe in tutto di una quindicina di persone.
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