Coronavirus e Inps: da lunedì si riapre al pubblico

Fino a venerdì nessun accesso fisico, si sbrigano pratiche solo via pec, mail e telefono. Le modalità di accesso cambiano
INPS E CORONAVIRUS
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Il cancello è chiuso, la sala d’aspetto è deserta. Nelle sedi Inps del Bresciano da lunedì non si può accedere fisicamente ma negli uffici nulla è cambiato: i telefoni squillano, si parla di pratiche e le dita battono sui tasti.

Le misure per contenere la diffusione del coronavirus cambiano così la modalità per accedere ai servizi dell’Istituto di previdenza. Misure eccezionali perché, come prescritto, non ci siano assembramenti. E solitamente - lo sa bene chi ci è andato almeno una volta - di persone in coda ce ne sono parecchie, a pochi centimetri di distanza l’una dall’altra: agli sportelli infatti, giusto per snocciolare qualche dato, si alternano più 200 utenti al giorno solo a Brescia. Un migliaio in tutte 10 le sedi. E senza contare il centro medico-legale dove arrivano persone con diverse patologie.

 

  • L'Inps: sportelli chiusi, si lavora con la tecnologia
    L'Inps: sportelli chiusi, si lavora con la tecnologia
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Fino a venerdì quindi porte chiuse al pubblico, ma gli uffici rispondono alla posta certificata, alle mail e, ovviamente, alle telefonate.

Da lunedì si riaprono i cancelli con modalità nuove: «Potranno entrare i prenotati – assicura il direttore provinciale Mauro Saviano – e si farà in modo che non ci siano più di una ventina di persone in sala d’aspetto».

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