Coronavirus, a San Polo ammainata la bandiera dell'emergenza
Una bandiera che è stata simbolo di resistenza e di appartenenza e che don Marco Mori aveva issato quando la pandemia del coronavirus aveva appena sfondato le porte della nostra provincia e portato lacrime e dolore.
Per oltre due mesi quel drappo è rimasto lì, appeso a un ulivo proprio di fronte alla chiesa della Conversione di San Paolo, a testimonianza di una comunità silente ma resiliente.
Un tempo lunghissimo, durante il quale la Leonessa ha continuato a innalzarsi su quello sfondo cromatico bicolore bianco e blu, nonostante la tempesta tutt’intorno. E ora che l’emergenza sanitaria – quella più spietata e angosciante, quella da non far dormire la notte per il tormento - sembra allentare la presa, don Mori ha voluto ammainare quel gonfalone simbolico della nostra comunità per donarlo alla città, nelle mani del suo sindaco,
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