Corda Molle, bacchettata del Tar per gli espropri «illegittimi»
Espropri e Corda Molle: una storia infinita, cominciata più di 10 anni fa, alla quale ora si aggiungono ulteriori capitoli. Anche se più della metà delle pratiche di pagamento sono state risolte, c’è ancora chi, tra i circa duecento che hanno dovuto cedere i terreni ai cantieri e all’asfalto, sono in attesa dei soldi degli espropri. Proprietari, in prevalenza agricoltori che per tutti questi anni hanno continuato a pagare l’Imu sui loro campi inutilizzabili, che non hanno accettato gli estremi dell’accordo bonario proposto dal Ministero delle Infrastrutture a fine 2015.
La Seconda Sezione del Tar di Brescia si è pronunciata su due dei ricorsi presentati contro Ministero, Anas e Centro Padane. Il primo quello di un proprietario di un terreno di Castenedolo - nella parte di Corda Molle già realizzata, da Montichiari ad Azzano Mella - che ha chiesto il risarcimento (circa 1,8 milioni) per l’occupazione di 23mila mq del fondo agricolo e per l’estrazione, durante la realizzazione del viadotto, di migliaia di tonnellate di ghiaia.
Il secondo, invece, avanzato dall’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia che pretende ora un risarcimento - quantificato intorno al milione di euro - oppure la restituzione e il ripristino dei 34mila metri di terreno agricolo ad Azzano Mella, dove i cantieri sono sospesi ma comunque ricompresi nel progetto.
Il Tar ha dato ragione a entrambi, accogliendo il ricorso e predisponendo il pagamento dei danni, entro il 30 aprile per quanto riguarda il primo ricorrente e non oltre il 31 marzo per gli Spedali Civili. Se le scadenze non saranno rispettate toccherà a un commissario ad acta stabilire la forma e l’entità dei risarcimenti.
Intanto i lavori per la realizzazione del seconda metà della Corda Molle, il tratto tra Azzano e Ospitaletto, sono ancora fermi. Ad occuparsi dell’investimento sarà Gavio, quando finalmente subentrerà nella gestione dell’A21. Nel pacchetto di investimenti è compreso il completamento del raccordo ma anche un fondo che servirà a rimborsare gli espropriati della Corda Molle.
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