Corano bruciato in Svezia, il presidio in città: «Dissenso per quanto accaduto»
A poco più di due settimane dall’episodio del Corano bruciato davanti a una moschea a Stoccolma, in Svezia, l’associazione culturale islamica Muhammadiah di Brescia è scesa in piazza per ribadire pacificamente il proprio «dissenso e rammarico per quanto successo».
Questo pomeriggio una delegazione di persone si è riunita in piazza Rovetta, dietro la Loggia, per dire che «bruciare dei testi sacri in pubblica piazza non può essere assolutamente espressione di una libertà, ma solo indice di una discriminazione sempre più dilagante e dell’islamofobia». I cartelli esposti dai manifestanti hanno chiesto rispetto per tutte le religioni e per tutti i testi sacri. Durante il presidio sono stati letti brani da diversi testi sacri.
«Non possiamo restare indifferenti davanti ad atti di odio e discriminazione indirizzati al voler ripudiare il pluralismo e il processo di inclusione sociale di cui ha bisogno tutto il mondo. Europa inclusa» recitava il volantino che invitava a partecipare al presidio.
Presente anche l’assessore alle Politiche per la famiglia Marco Fenaroli.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato