Copacabana, uccisero per una canzone: chiesti 32 anni

Uccisero un padre di cinque figli per una canzone sbagliata nel locale Copacabana di Roncadelle: per i due autori chiesti 18 e 14 anni
DELITTO AL COPACABANA: CHIESTE DUE CONDANNE
AA

Uccisero per una canzone sbagliata. Accoltellarono un italo-serbo che aveva chiesto un brano al cantante che si stava esibendo all’interno del locale Copacabana, a Roncadelle. Era l’8 dicembre 2014. Oggi per gli assassini sono state chieste due condanne: 18 anni di reclusione per Marius George Bonoru e 14 anni per Robert Emilian Mocanu. Per l'accusa, accoltellarono a morte Roberto Ljatifi, 30enne padre di cinque figli e ferirono un buttafuori di origini francesi, la cui testimonianza fu determinante per l’arresto dei due rumeni accusati di omicidio volontario, lesioni gravi e detenzione di coltello.

Gli imputati erano in aula e hanno ripetuto che loro con l’omicidio non c’entrano nulla. Per gli inquirenti però entrambi hanno colpito a morte. Per Bonoru la richiesta id condanna è stata più alta perchè aveva già un precedente penale; un tentato omicidio quattro anni prima della notte del Copacabana. C’è di più: non si è mai pentito, al contrario avrebbe anche chiesto ad un compagno di cella prossimo all’uscita dal carcere di uccidere il buttafuori francese del locale bresciano che lo aveva riconosciuto e spedito in carcere. Peccato che il detenuto fosse un collaboratore di giustizia e abbia riferito tutto all’autorità giudiziaria.

La sentenza è attesa per il prossimo 18 marzo.   

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato