«Controllo di vicinato»: l'azione si allarga
Rafforzerà ulteriormente il modello di collaborazione tra istituzioni valorizzando al massimo il contributo dei cittadini nella prevenzione, nel controllo e nella repressione dei reati, fronteggiando anche quei fenomeni di degrado che turbano la convivenza civile e generano insicurezza. Il progetto di «controllo di vicinato», attivato a maggio in 15 comuni bresciani, si allarga.
Nelle scorse ore in Prefettura è stato siglato infatti un nuovo protocollo d'intesa a cui hanno aderito altre 17 amministrazioni e a cui presto si aggiungerà anche l'unione dei comuni dell'Alta Valle Camonica. Grazie al coinvolgimento diretto di alcuni gruppi di cittadini appositamente formati, tra cui saranno individuati dei coordinatori, le forze dell'ordine potranno contare su segnalazioni puntuali e qualificate dal territorio. Un modello che costituirà un valido deterrente per i malviventi, insomma, ma che accrescerà anche la percezione della sicurezza tra i cittadini.
Nelle prossime settimane comincerà la formazione per quanti aderiranno ai gruppi di controllo del vicinato, che - è stato ribadito in Prefettura - non sono ronde e non prevedono alcuna azione fisica da parte dei cittadini coinvolti -. Poi i risultati del progetto saranno monitorati nel corso di periodici incontri con le forze di polizia. Nel frattempo i sindaci si impegneranno a promuovere il progetto, sensibilizzare i cittadini e ad apporre un'apposita cartellonistica nei rispettivi comuni.
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