Contro il disagio dei giovani apre lo Sportello di ascolto e cura

Attivato dalla Loggia in via Marchetti a Brescia. Accesso gratuito su appuntamento per la fascia 15-23 anni
Il disagio dei giovani è sempre più preoccupante
Il disagio dei giovani è sempre più preoccupante
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Uno sportello di ascolto psicologico per i giovani dai 15 ai 23 anni. Un nuovo servizio gratuito del Comune di Brescia aperto da pochi giorni in collaborazione con Fraternità Creativa. Si trova nella sede dell’Assessorato alle politiche giovanili in via Marchetti 3. «Ci sono già diverse richieste di appuntamento», anticipa l’assessora Roberta Morelli per dire la necessità e l’urgenza di uno spazio di incontro con psicologi e psicoterapeuti.

Un aiuto importante per gli adolescenti e i giovanissimi che vivono un profondo stato di disagio, in questi due anni alimentato anche dal contesto della pandemia. Il lockdown, la paura del contagio, le situazioni familiari, la lontananza dagli amici, il distacco dalle relazioni scolastiche hanno prodotto sofferenze e disagi. Non solo. Sono cresciuti i casi da dipendenza dal web, dai videogiochi, dallo smartphone. Problemi che richiedono un approccio specialistico e multidisciplinare. «Diverse scuole superiori - argomenta Morelli - offrono già uno sportello di ascolto psicologico, ma non tutte».

Inoltre, il servizio si allarga fino ai 23 anni. In via Marchetti, precisa Morelli, «il servizio è collocato in spazi autonomi che garantiscono completa riservatezza». L’accesso. Si accede su appuntamento, per scelta spontanea o su invito dei servizi sociali. Bisogna scrivere a lucia.mazzetti@fraternita.coop oppure inviare un messaggio WathsApp al numero dedicato 345/6567137. Il primo approccio è affidato alla psicologa Lucia Mazzetti, che riceve il lunedì (dalle 14 alle 18) o il giovedì (15,30-18.30).

«Si tratta di un colloquio filtro», specifica Stefano Chiari, responsabile del gruppo psicologi della cooperativa Fraternità Creativa. «La psicologa - spiega - accoglie il bisogno del giovane per conoscere il disagio specifico, compila la documentazione necessaria per proseguire il rapporto, crea il contatto per la seconda fase». Ricordiamo che, nel caso di minorenni, serve il consenso di entrambi i genitori.

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I livelli

Il secondo livello riguarda la gestione dei colloqui individuali. In pratica, dice Chiari, «il professionista valuterà la situazione con maggiori elementi di profondità, definendo un piano di accompagnamento sostenibile e funzionale». Due gli operatori impegnati: la psicologa Giulia Pedersoli (riceve il mercoledì dalle 14 alle 16) e lo psicologo-psicoterapeuta Paolo Di Marco. Quest’ultimo è il referente scientifico di Spazio Off, che dal 2018 si occupa di prevenzione e cura della ludopatia e delle dipendenze dalle nuove tecnologie. Di Marco prenderà in carico i giovani con queste particolari patologie.

Dipendenze

In questi due anni di pandemia, conferma Di Marco, sono aumentati i casi di disturbi legati alle nuove tecnologie. «In particolare - sottolinea - è raddoppiata la richiesta di cura per dipendenze da videogiochi». Emergenze che a scuola non si notano, ma possono essere raccolte dagli operatori dello Sportello aperto dall’Assessorato. Il servizio, ripetiamo, è gratuito grazie al sostegno della Loggia. «Per avere efficacia deve garantire continuità», commenta Roberta Morelli. «Perciò ogni ragazzo potrà arrivare anche a dieci colloqui individuali, anche più se servirà. L’importante è che si raggiungano buoni risultati». Lo Sportello di ascolto psicologico non era ancora stato ben pubblicizzato, ma le prime richieste di aiuto sono già arrivate. «Il disagio è tanto», conferma Morelli. «Per questo l’Assessorato ha un’area di intervento dedicata a questo problema».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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