Contratti irregolari per Expo 2015, indagato Maroni

Il presidente della Lombardia Maroni indagato per presunte pressioni per contratti di lavoro in Expo 2015 commesse questo mese
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Nuova bufera su Expo 2015 e su Regione Lombardia. Ma soprattutto sul presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Busto Arsizio per «induzione indebita a dare o promettere utilità per presunte irregolarità in due contratti di collaborazione a termine su progetti per Expo, stipulati non dalla regione ma da società
Expo ed Eupolis»: lo rende noto un comunicato della Regione Lombardia.

«Il presidente Maroni - si legge ancora nella nota del suo ufficio stampa - è stato nel suo ufficio e ha preso visione dei documenti relativi alla contestazione». In mattinata infatti c’è stata una perquisizione a palazzo Lombardia. Il presidente della Regione ha quindi fatto sapere di essersi «reso immediatamente disponibile agli uffici del procuratore per chiarire la regolarità e correttezza della questione».

I carabinieri del Noe, su delega della Procura di Busto Arsizio, hanno notificato un avviso di garanzia, oltre che a Roberto Maroni, anche a Giacomo Ciriello, capo della sua segreteria. Per entrambi l’accusa è induzione indebita a dare o promettere utilità per presunte irregolarità in due contratti di collaborazione a termine su progetti per Expo, stipulati non dalla Regione Lombardia ma dalle società Expo ed Eupolis.

I reati, secondo il Pm di Busto Arsizio, sarebbero stati commessi 10 giorni fa, il 4 luglio 2014 nella cittadina varesina. Roberto Maroni e Giacomo Ciriello avrebbero dato «indebite utilità economiche» a Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo «non essendo riusciti a collocarle presso lo staff del Presidente in quanto la loro assunzione sarebbe stata soggetta ai controlli della Corte dei Conti sulla Regione». È quanto si legge nell’avviso di garanzia notificato al Presidente della Regione e al capo della sua segretaria nell’ambito di un’indagine della Procura di Busto Arsizio.

Ciriello, «manifestando che tale era il desiderio del presidente Maroni richiedeva e otteneva da esponenti di Eupolis (in corso di identificazione) un contratto conclusivo al fine esclusivo di garantire a Mara Carluccio una indebita utilità economica pari a 29.500 euro annui (somma dalla stessa fissata per proprie esigenze fiscali): da esponenti di Expo 2015 (in corso di identificazione) anche per il tramite di “Obiettivo Lavoro Temporany Manager” (parimenti in corso di identificazione) un contratto concluso al fine conclusivo al fine esclusivo di garantire a Maria Grazia Paturzo, una indebita utilità economica pari alla somma di 5.417 euro mensili (per la durata di 2 anni)». I militari del Noe hanno anche perquisito uffici in via del Gesù a Roma a disposizione di Mara Carluccio.

«Sono assolutamente sereno e allo stesso tempo molto sorpreso: per quanto a mia conoscenza è tutto assolutamente regolare, trasparente e legittimo»: lo dice Roberto Maroni in una nota diffusa dalla Regione Lombardia.

Immediate e numerose le repliche politiche e le precisazioni da Expo 2015 che hanno alimentato dibattito e polemiche nel corso della giornata.

 

 

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