Conte, da Severino all'omaggio alle vittime di piazza Loggia
Una lunga giornata bresciana in cui la cultura e la storia hanno avuto un ruolo centrale quella che il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha vissuto oggi nella Leonessa. A partire dall'incontro che il premier Conte ha avuto con Emanuele Severino. Il filosofo bresciano che la città ha da poco festeggiato per i suoi 90 anni ha lungamente conversato con il presidente del Consiglio di democrazia e tecné. «Un’appendice stimolante e gratificante dal punto di vista intellettivo».
Quindi spazio alla storia. In particolare alla pagina dolorosa della strage di piazza della Loggia. Il premier ha voluto recarsi a deporre una corona di fiori ai piedi della stele che ricorda gli 8 morti e gli oltre 100 feriti di quel terribile 28 maggio 1974. Quindi, l’incontro con Manlio Milani, presidente dell’associazione dei familiari e vittime della strage, per la quale la condanna di Carlo Maria Maggi, morto lo scorso anno, e Maurizio Tramonte, che sconta l’ergastolo nel carcere di Fossombrone, è giunta a 43 anni di distanza. «Ho voluto ricordargli - ha sottolineato Milani - come Brescia reagì all’eversione e alla violenza di destra e come oggi sia indispensabile poter aprire completamente gli archivi per fare luce e avere la verità ultima, come d’altro canto prevede la legge».
Conte assieme a Milani ha anche voluto camminare lungo il Percorso della memoria, con le formelle che dal luogo della strage si susseguono lungo la salita per il Castello.
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