Contapersone e mezzi di riserva: bus e metro a prova di folla

Nel piano di Brescia Mobilità, sensori e monitor per controllare che i mezzi non siano pieni oltre l’80%
Il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini su un convoglio della metro -© www.giornaledibrescia.it
Il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini su un convoglio della metro -© www.giornaledibrescia.it
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Sulla metropolitana si è partiti già da qualche mese. Sui bus la «sperimentazione» è invece scattata con l’estate. Fatto sta in vista della ripresa delle scuole e dell’assalto ai mezzi pubblici, Brescia Mobilità ha predisposto un meccanismo automatico per sapere in tempo reale quanti posti disponibili ci sono su ogni bus o convoglio della metro, in ottemperanza del limite di capienza fissato all'80%.

Un contapersone che consentirà a steward e autisti di gestire con più facilità i flussi, evitando sovraffollamenti. Se la capacità massima dovesse essere superata, i mezzi potrebbero anche non partire. Ma per scongiurare quest’eventualità la società comunale ha predisposto un piano d’emergenza: in caso di necessità, sulla linea della metro entreranno in azione treni aggiuntivi, in modo che l’attesa duri solo pochi minuti; le linee dei bus in sofferenza verranno invece rinforzate con pullman di riserva dislocati in punti strategici della città, in particolare in Stazione, pronti ad entrare in azione nel caso i mezzi di linea fossero saturi.

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