Concorso Mcl, i presepi ornano di meraviglie il Duomo Vecchio

Settanta i lavori protagonisti dell’esposizione: premiazioni in programma a febbraio
LUCE, GIOIA E SPERANZA
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Con il tema del mistero dell’incarnazione divina e un omaggio dantesco - «Nel ventre tuo si raccese l’amore» che ha ispirato anche il concorso presepi tratto dal Paradiso di Dante - , nei 700 anni della morte del sommo poeta, la Mostra dei Presepi del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) ha decorato il Duomo Vecchio, dopo lo stop del 2020 imposto dall’emergenza Covid.

Materiali poveri, ma anche preziosi o recuperati hanno permesso di ricostruire ambienti, creare plastici collocati accanto ai presepi tradizionali che conservano intatto nel tempo il loro fascino. Ieri nella basilica la cerimonia di chiusura dell’esposizione, che ha richiamato oltre 50mila visitatori, oveero la metà di quelli contati nel 2019 prima della pandemia, prima dello stop imposto dalla pandemia. Nonostante le limitazioni i presepisti non hanno mancato di rispondere alla «chiamata» di Mcl.

  • I presepi nel Duomo Vecchio
    I presepi nel Duomo Vecchio
  • I presepi nel Duomo Vecchio
    I presepi nel Duomo Vecchio
  • I presepi nel Duomo Vecchio
    I presepi nel Duomo Vecchio
  • I presepi nel Duomo Vecchio
    I presepi nel Duomo Vecchio
  • I presepi nel Duomo Vecchio
    I presepi nel Duomo Vecchio
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    I presepi nel Duomo Vecchio
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    I presepi nel Duomo Vecchio

Settanta i lavori esposti: tra loro alcuni vincitori di edizioni precedenti del tradizionale concorso che vedrà la premiazione finale tra circa un mese; opere di collezioni private, originali realizzazioni. Il fascino che ha contraddistinto le edizioni precedenti è stato assicurato anche quest’anno. «Il presepe ci chiama e ci unisce in un’azione concreta perché dobbiamo riconoscerci e partecipare all’avvenimento - ha esordito la presidente di Mcl, Margherita Peroni -. Il presepe si costruisce insieme, chiamandosi, dandosi la mano, sollevando pesi, scambiandosi attrezzi, fondendo idee ed energie. È l’invito a cantare la gioia della nascita che abbiamo visto negli occhi incantati di tanti bambini con le loro famiglie in visita alla nostra mostra».

«Dietro alla realizzazione del presepe - ha continuato l’assessore Valter Muchetti in rappresentanza della Loggia - c’è una comunità concreta che si muove e si raccoglie attorno al frutto del proprio lavoro, guardando avanti con fiducia e speranza». Un messaggio chiaro che si perpetua ogni anno.

«Ricordatevi che avete sempre con voi la protezione del Signore», ha ricordato Diletta Scaglia, consigliere del Broletto, citando l’omelia del parroco del Duomo, monsignor Gianluca Zerbino che ha sottolineato come la tradizione dei presepi tra le mura della Rotonda sia cara a tutti i bresciani. Così come «il presepe rappresenta l’intimo popolare che porta la sua magia a tutti i bambini - ha rimarcato l’assessore regionale, Fabio Rolfi - e invita gli adulti alla riflessione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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