Con il «nero» di Frank in quattro finiscono a processo
Hanno scelto di essere processati in abbreviato. In caso di condanna godranno dello sconto di un terzo della pena. Saranno in aula il prossimo 11 maggio per difendersi dall’accusa di riciclaggio e frode fiscale. Loro sono il figlio, i fratelli e la segretaria di Francesco Seramondi, il pizzaiolo ucciso insieme alla moglie all’interno della sua pizzeria d’asporto l’11 agosto di due anni fa.
Nei giorni successivi al duplice omicidio gli inquirenti ai quattro trovarono circa 900mila euro in contanti, suddivisi in due cassette di sicurezza. Per gli uomini della Guardia di Finanza incaricati delle verifiche, tutto quel denaro era il «nero» accumulato in anni di pizze al taglio, krapfen e brioche; denaro sottratto ai controlli del Fisco e alle tasse.
Ragione questa per la quale Marco Seramondi, figlio della coppia trucidata nel locale di via Valsaviore, i due zii e la segretaria sono stati iscritti nel registro degli indagati e il prossimo mese di maggio saranno a processo.
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