«Con i fondi del Pnrr nel Bresciano gli appetiti delle mafie crescono»
«Siamo in un momento storico delicato, perché con l'arrivo dei fondi europei legati al Pnrr gli appetiti delle mafie sono cresciuti e in aree territoriali come il Bresciano, dove i flussi di denaro sono notevoli, i rischi aumentano. Per questo l'attenzione da qui ai prossimi anni sarà massima». Parola di Giuseppe Busia, presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, intervenuto in città nell'occasione della tappa bresciana della mostra «La corruzione nella Pubblica Amministrazione» per i 30 anni della Dia.
A confermare rischi da una parte e impegno dall'altra è il direttore della Dia Maurizio Vallone, a margine del convegno: «Occorre tenere i riflettori puntati su territori come questi. Brescia è storicamente ricca e soggetta a infiltrazioni esterne».
Ma nell'auditorium Santa Giulia - alla presenza di istituzioni e studenti degli istituti superiori Abba-Ballini e De André - ha riecheggiato un solo auspicio: «Che un giorno la Dia venga sciolta, perché vorrà dire che non ci sarà più alcuna mafia da contrastare».
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