Comparto Milano, sbloccato anche il progetto per il Musil
L’arrivo del Fondo Efesto rimette in carreggiata anche il Musil. Nell’ex Tempini, nel cuore del comparto Milano, deve infatti nascere la sede centrale del Museo dell’Industria e del Lavoro.
Un progetto accarezzato dal 2005, quando venne siglato l’accordo di programma. La struttura doveva essere realizzata da Basileus come opera d’urbanizzazione e poi «girata» alla Loggia. I lavori sono partiti formalmente nel novembre 2019. Ma sono subito stati rallentati dal Covid. Poi però si sono interrotti, nel febbraio 2021. Banco BPM, principale creditore di Basileus, aveva infatti deciso di interrompere i finanziamenti. Senza soldi in cassa, non vi erano le risorse per pagare l’impresa, la Cmsa di Montecatini.
A quel punto la Loggia ha deciso di escutere la fidejussione da 12 milioni e di realizzare in proprio il museo. Procedura lunga e complessa. Soprattutto perché BPM non ha certo agevolato l’operazione. Anzi, l’incasso delle risorse rischiava di restare bloccato per anni.
Il subentro del Fondo Efesto mette di fatto in sicurezza dal punto di vista finanziario l’operazione Musil. Il Fondo ha già dato la disponibilità a superare l’impasse, attraverso una «soluzione condivisa» con Palazzo Loggia. Insomma, la tribolata vicenda del Musil, che rischiava di finire su un binario morto, sembra ora essersi rimessa in marcia. La «serenità finanziaria» è infatti la premessa per poter portare avanti il progetto.
I tempi tecnici non saranno brevissimi. Ma la Loggia potrà (presto) pubblicare un nuovo bando per completare i lavori. Resta da definire il contenzioso con l’impresa che aveva vinto il bando di Basileus e aveva avviato i cantieri. Ma anche questa faccenda pare «in via di risoluzione».
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