Come si mangiava nel Rinascimento? La risposta in piazza Loggia

Sabato e domenica torna la Giostra di Brescia che ricorda Caterina Cornaro e la sua visita nel 1497
In azione. Un cavaliere impegnato in piazza Loggia // FOTO NEG
In azione. Un cavaliere impegnato in piazza Loggia // FOTO NEG
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Sabato e domenica prossimi piazza della Loggia sarà immersa in un’atmosfera da rinascimento. La giostra di Brescia, presentata ieri dall’assessore Valter Muchetti e da Maurizio Argetta, che ne è stato l’anima, sempre apprezzata dai bresciani e dalle amministrazioni che si sono succedute negli anni, è giunta alla ventesima edizione.

Dedicata a Caterina Cornaro, regina di Cipro, di Gerusalemme e di Armenia, poi signora di Asolo (dove ancora si può apprezzare il castello che fu la sua residenza) la manifestazione storica rievoca la venuta della donna a Brescia nel 1497, in visita al fratello Giorgio, podestà della città.

Anche per l’edizione del ventennale, cuore della manifestazione saranno il corteo e il torneo cavalleresco di domenica ma, per la prima volta, verrà proposta una cena con menu rinascimentale. La «Gran cena della regina» si terrà sabato in piazza Loggia.

Il menu (visibile sulla pagina facebook dell’evento) prevede sia piatti di terra che di mare e un brindisi con un rosso di Botticino per ricordare che nel 1497, in onore della regina, il vino venne fatto scorrere dalle fontane della città (ancora pochi i posti disponibili, per i quali è possibile prenotare al numero 327/ 1257066 o presso la Cueva del Burrito).

La regina sarà interpreta da Manuela Dotta, diciannovenne bresciana, modella e studentessa universitaria di Psicologia, scelta da Argetta «per il curriculum e per il volto antico». Il banchetto sarà accompagnato da «spettacoli giullareschi e dagli sbandieratori», godibili anche da chi non partecipa alla cena, e si concluderà con il lancio in aria di banderuole fluorescenti che ricadranno sulla piazza come stelle cadenti. In piazza.

A partire dalle 15 di domenica gli spettatori potranno assistere al corteo e al palio e riceveranno in omaggio una pubblicazione sulla storia di Brescia sotto la dominazione veneziana e la biografia di Caterina Cornaro. In occasione della ventesima edizione della giostra, l’artigiana Ivana Tira ha realizzato due piastrelle in ceramica, una con lo stemma araldico dei Cornaro e l’altra con un’immagine di Palazzo Loggia che saranno donate a personalità su cui però è stato mantenuto il riserbo.

La ceramista esporrà inoltre le proprie realizzazioni artigianali in piazza. Il torneo vedrà sfidarsi sei cavalieri, ciascuno in rappresentanza di una contrada. Le contrade corrispondono alle cinque porte presenti all’epoca della dominazione veneziana (Pile, San Giovanni, San Nazaro, Torlonga, Sant’Alessandro) e a porta Bruciata. La speranza di Maurizio Argetta è «proseguire anche nei prossimi anni per diffondere la Storia e le proprie radici».

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