Come il Comune di Brescia spenderà i 40 milioni del tesoretto
Più fondi a favore della coesione sociale, «perché nessuno deve restare indietro», e per gli investimenti, «necessari affinché Brescia continui a crescere». La Loggia ha fatto i conti, trovando in cassa risorse supplementari per 40,4 milioni. «Frutto - dice il sindaco Emilio Del Bono - di un processo virtuoso nella gestione del bilancio e della nostra capacità di vincere bandi nazionali, regionali, europei e della Cariplo».
La Giunta ha deciso la destinazione di queste risorse con la variazione di bilancio che sarà portata al voto nel prossimo Consiglio comunale. Due, precisa il sindaco, i «punti forti della variazione». Da una parte i 7 milioni del fondo contro il caro bollette e per gli interventi di sostegno alle categorie di cittadini più fragili; dall’altra i 26 milioni per la mobilità, le bonifiche, il recupero del patrimonio monumentale.
Energia
Innanzitutto il caro energia. La Loggia stanzia 5,2 milioni di cui 4 per il bonus bollette rivolto ai cittadini. L’assessore al Bilancio, Fabio Capra, sta lavorando ai criteri del bando, che dovrebbe essere pubblicato entro fine aprile-primi di maggio. Interesserà una larga fetta di famiglie, potenzialmente fino a 20mila. Il tetto Isee sarà di 12mila euro. «Saranno compresi non solo gli indigenti, ma anche famiglie di lavoratori precari, mono reddito, del ceto medio», spiega Capra.
Un milione e 200mila euro serviranno invece per «congelare le tariffe di altri servizi gravati dall’aumento del costo dell’energia». Ad esempio la metropolitana. Un tesoretto, insomma, «da gestire in previsione di quanto accadrà». Sempre prelevati dai 40,4 milioni disponibili, tuttavia, il Comune accantona anche 2,6 milioni per spesare l’incremento delle bollette sulle proprie utenze (illuminazione pubblica e immobili comunali). «Per i prossimi mesi siamo preoccupati», dice il sindaco Del Bono. «Ci prepariamo mettendo da parte risorse che potranno servirci se l’emergenza energia si prolungherà». Inoltre, «speriamo che le opere pubbliche non subiscano turbative eccessive dall’aumento dei prezzi e dalla mancanza di materie prime».
I 40,4 milioni derivano dall’avanzo di amministrazione 2021 (17,3 milioni), da maggiori entrate di parte corrente (7,7 milioni, di cui 6,6 dividendi supplementari da A2A), e da maggiori entrate in conto capitale (15,4 milioni derivanti soprattutto dalla partecipazione a bandi). Una torta che sarà divisa fra spesa corrente (14,4 milioni) e investimenti (26 milioni). La prima comprende, fra l’altro, il fondo contro il caro bollette; gli 1,8 milioni per l’emergenza abitativa, l’accoglienza dei profughi, l’aiuto ai disabili, ai non autosufficienti, a chi vive situazioni di marginalità; 400mila euro per il diritto allo studio.
Gli investimenti
Quanto agli investimenti, le voci principali riguardano la mobilità con 8,7 milioni (ricevuti dallo Stato), che la Loggia girerà a Brescia Trasporti per l’acquisto di autobus elettrici; gli edifici scolastici con 5,6 milioni per le scuole Valdadige, Arici, Santa Maria Bambina, Tovini, Volta, Divisione Tridentina, Giovanni XXIII. Monumenti. Quindi ci sono 3,7 milioni destinati al patrimonio monumentale e alla cultura: 1,1 milioni per interventi su Palazzo Martinengo Colleoni (sede del Mo.Ca.), 800mila euro andranno alla sistemazione del Grande Miglio, così che possa accogliere mostre temporanee nel 2023, 700mila serviranno per la copertura di Santa Giulia e 400mila per la manutenzione straordinaria di Palazzo Tosio.
Fra gli investimenti importanti, da segnalare gli oltre 2 milioni che implementano il capitolo bonifiche. Un milione e 300mila euro riguardano le strutture sportive, fra cui il centro San Bartolomeo e lo stadio Invernici.
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