Com'è la situazione degli incendi nelle valli bresciane
Dalla Valcamonica alla Valvestino, passando per l’alto Garda, da una settimana gli incendi stanno devastando senza posa i boschi della provincia di Brescia. La somma provvisoria, contando tutti i roghi, è di oltre 550 ettari di terreno bruciati.
La situazione però è migliorata: dagli ultimi aggiornamenti di questa sera, l’incendio della Valvestino è stato domato e dichiarato ufficialmente in bonifica, così come sono state spente le fiamme che nel pomeriggio si sono levate da Paisco. Sotto controllo ma non ancora spenti invece gli incendi di Sonico-Edolo e di Vezza-Vione, dove le squadre continuano a operare.
Ecco il punto aggiornato, più nei dettagli.
In Valvestino
Da qui arrivano le notizie migliori. Dalle 19 il rogo che da venerdì imperversa sui monti della Valvestino è stato spento. La lotta alle fiamme, condotta da un esercito di volontari con l’aiuto di tre elicotteri e due Canadair, è durata cinque giorni: domani si procederà a spegnere i focolai e a bonificare l’intera area percorsa dal fuoco partito da Bondone, in Trentino, e arrivato in Valvestino da Bocca di Valle proseguendo fino a Denai e a Malga Tombea. Un’area pregiata della Foresta Demaniale Gardesana Occidentale, che è stata in parte gravemente danneggiata. Sono circa 130-150 gli ettari di bosco finiti in cenere.
Nonostante i danni ingenti, a fine della giornata ha tirato comunque un sospiro di sollievo il sindaco di Magasa Francesco Venturini, che nei giorni scorsi si è trovato costretto a emanare un’ordinanza di chiusura delle strade per permettere i lavori di spegnimento senza intralci: «Ci sono ancora fumaioli da tenere sotto osservazione, ma per la prima volta da quando è iniziato questo disastro possiamo essere ottimisti. Merito del lavoro straordinario dei piloti che per tutta la giornata hanno effettuato continui lanci d’acqua dal cielo e degli uomini che hanno operato a terra».
In Valcamonica
Qui invece gli incendi sono stati contenuti, ma i fronti rimangono attivi. Ancora oggi è stata una giornata di lavoro intenso a Sonico-Edolo, dove l’incendio partito una settimana fa esatta dai boschi sopra Rino di Sonico, a fondovalle, è arrivato sino alla cima per poi scollinare verso Edolo, e a Vezza-Vione, dove domenica sera in Val Grande, al confine con Vione, dove lunedì sera, nella località Premia, sono partiti quattro inneschi che stanno devastando una delle più belle aree dell’alta valle. I due fronti sono stati contenuti grazie allo sforzo dei tre elicotterei e due canadair, insieme a trenta volontari. La zona ha subito danni ingenti e si teme per la vicina area archeologica Tor dei Pagà. Sono 400 gli ettari di bosco e pascolo rasi al suolo.
Lieto fine invece per Paisco, dove tutto si è risolto nel giro di poche ore.
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